In un contesto come quello che si sta vivendo al giorno d’oggi, quindi, il Governo ha deciso per un posticipo.
Non si può di certo parlare di un periodo semplice quello che sta affrontando anche il Bel Paese, a causa, per l’appunto, di diverse problematiche.
Ciò che preoccupa a dismisura gli italiani, in tale quadro piuttosto allarmante, sono naturalmente ai presunti alti costi che si ritroveranno scritti nelle bollette.
Luce e gas, insomma, stanno diventando un vero spauracchio per il popolo italico, dato che, da quello che sembra, il nostro portafoglio non se la passerà tanto bene nei prossimi mesi.
Proprio per questo motivo, quindi, molti di noi stanno cercando di risparmiare in qualche modo, soprattutto per quanto riguarda gli elettrodomestici indispensabili in casa che, però, per forza di cose, consumano molto.
Comunque sia, come è già stato ampiamente riportato da svariati media, anche il Governo stesso ha già pensato a ovviare a questa situazione.
Ci stiamo riferendo, quindi, al cosiddetto piano di razionamento che di conseguenza ha cambiato anche le regole per l’accensione dei termosifoni.
Tuttavia, al momento, c’è chi ancora non ha compreso quale sarà il giorno specifico che è stato prestabilito.
Non si tratta di una colpa individuale, bensì di una generale confusione riguardo a tale argomento.
Nelle prossime righe, dunque, sarà nostra premura spiegare il tutto, con la speranza, che alla fine dell’articolo, possiate avere le idee più chiare.
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Innanzitutto, però, specifichiamo che, a partire da quest’anno, la temperatura nelle nostre abitazioni e negli uffici non dovrà oltrepassare i 19 gradi e si potrà tenere il riscaldamento un’ora in meno rispetto alla scorsa annata.
L’Italia, in questo frangente, viene suddivisa in sei fasce distinte. Ciò proprio per il fatto che il clima varia a seconda della Regione.
In primis, dunque, il suddetto piano prevede l’accensione ufficiale del riscaldamento a partire dal prossimo 22 ottobre.
In secondo luogo, per quanto riguarda le ore effettive che si potrà tenerlo azionato, dovrete controllare la vostra fascia di appartenenza, classificate con le lettere dell’alfabeto che vanno dalla Zona A alla Zona E.
Di seguito, perciò, facciamo un breve sunto di quello che è stato deciso dal Governo per ogni fascia.