I bonus rivolti ai pensionati servono a fronteggiare l’enorme aumento del costo della vita, particolarmente gravoso per questa fascia sociale.
L’inflazione che stiamo affrontando in questo periodo di crisi economica ha portato il Governo a mettere in atto dei piani di aiuti sociali, rivolti ai lavoratori dipendenti o autonomi di qualsiasi tipo, e in particolare ai pensionati. Con il Decreto aiuti bis (approvato il 4 agosto) e il Decreto aiuti ter (del 23 settembre) Draghi ha stanziato fondi di supporto ai cittadini.
Anticipando al primo ottobre la rivalutazione dell’assegno pensionistico e concedendo un bonus da 150 euro che verrà accreditato direttamente sulla pensione a tutti coloro che rientrano nei requisiti minimi, ha inoltre dato avvio a una triade d’oro per i pensionati per gli ultimi tre mesi del 2022. A novembre arriverà il bonus una tantum da 150 euro. Inoltre si prevede uno sgravio fiscale del 2% per tutti gli intestatari di assegni INPS fino a 2.692 euro lordi mensili.
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In seno allo stesso decreto è stata anticipata anche la perequazione delle pensioni del 2021, che interesserà tutti i pensionati senza soglia – limite di assegno percepito. Con questa manovra, che si sommerà a quella dell’adeguamento al 2%, si arriverà dunque un aumento del 2,2% nella pensione.
Già nel mese di luglio il Governo aveva stanziato 200 euro sotto forma di bonus, che come i 150 del mese di novembre non andranno a costituire reddito ai fini fiscali. Tale indennizzo, inoltre, non è né cedibile, né pignorabile o sequestrabile. L’ulteriore buona notizia è che tale bonus non si dovrà richiedere, ma apparirà in automatico nella pensione di tutti coloro che rientrano nei requisiti.
Per il mese di dicembre è invece prevista l’erogazione della tredicesima, proprio in quella occasione l’adeguamento pensionistico si farà vedere. Dato l’enorme rincaro del costo della vita, inoltre, è probabile che l’adeguamento pensionistico previsto dal decreto di agosto subisca un adeguamento. In questo senso il MEF, che a breve prenderà una decisione definitiva, potrebbe decretare un aumento superiore al 2% per le pensioni dei cittadini.