L’amianto è purtroppo ancora troppo diffuso ma costa tanto smaltirlo. Ecco l’aiuto che sostiene parte della spesa
Nella ricostruzione post-bellica si era fatto un largo uso dell’amianto. Gli studi hanno poi dimostrato la nocività e nel nel 1992, la legge numero 257 del 27 marzo, vietò l’utilizzo.
Nonostante siano passati trent’anni, l’amianto rappresenta ancora una grave piaga per il nostro paese. Sono infatti ancora tante le abitazioni e gli edifici che contengono il materiale. L’esposizione prolungata può portare a diverse malattie come l’asbestosi, il mesotelioma e il cancro ai polmoni.
Si tratta di una fibra killer e rimuoverla è fondamentale per proteggere la nostra salute e l’ambiente. Il problema è che i costi di smaltimento sono ancora troppo elevati.
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Per invogliare a farlo, la Regione Sicilia ha stanziato 10 milioni di euro. Si tratta di un contributo a fondo perduto fino a 5mila euro finalizzati alla rimozione e allo smaltimento. Per i condomini l’importo massimo è di 2mila e 500euro per abitazione.
Ma tutte le unità immobiliari possono richiedere l’agevolazione? Riguarda quelle con codici A/1,A/2,A/3,A/4,A/5, A/6, A/7, A/8, A/9, A11, C/2, C/6 C/7 e F/5, ovviamente ubicate nel territorio siciliano.
Le categorie che possono chiedere il contributo sono le persone fisiche titolari del diritto di proprietà, le persone fisiche con diritti reali di godimento, i condomini (rappresentati dal loro amministratore di condominio) che abbiano effettuato la comunicazione di cui al comma 3 dell’art.5 della Legge Regionale n.10 del 29 aprile 2014 i cui termini sono stati estesi con l’art.14 della legge n.13 del 26 maggio 2022.
Ma quali sono gli interventi che si possono fare? Come detto le spese sostenute per interventi di rimozione e successivo smaltimento di manufatti o materiali contenenti amianto presenti in unità immobiliari destinate a civile abitazione e relative pertinenze: coperture in cemento-amianto, manufatti in cemento-amianto posti all’interno degli edifici come, per fare un esempio, canne fumarie, tubazioni, vasche e serbatoi.
Nell’elenco rientrano anche pavimenti in vinyl-amianto, manufatti in amianto friabile, materiali presenti/depositati in aree private, purché non siano rifiuti abbandonati.
Ci sono anche interventi che sono esclusi dal bonus come quelli che riguardano le opere di ripristino e la realizzazione e messa in opera di manufatti sostitutivi ma anche gli interventi che hanno già goduto di altre agevolazioni/finanziamenti pubblici (ad esempio eco-sisma bonus, bonus ristrutturazione edilizio).
Esclusi anche gli interventi relativi a immobili utilizzati come beni strumentali per lo svolgimento dell’attività professionale.
Il contributo erogabile è concesso nella misura dell’80% dei costi effettivamente sostenuti non può superare 5mila euro e 2.500 per i condomini a unità condominiale, per massimo 30mila euro. Per quanto riguarda la domanda, bisogna presentarla online collegandosi su www.bandoamianto.regione.sicilia.it dalle ore 12:00 del 19 settembre 2022 alle ore 18:00 del 2 dicembre 2022.