Con il nuovo Governo il reddito di cittadinanza è a rischio, per questo il milione di bonifici previsto rischia di essere l’ultimo.
Le misure di supporto economico ai cittadini italiani indigenti previste dal Movimento 5 Stelle sono a rischio, dopo l’insediamento del nuovo Governo. Il reddito di cittadinanza, così come le pensioni di cittadinanza, viene infatti distribuito a una media di più di 2,5 milioni di persone coinvolte.
Soltanto nel mese di agosto 2022, l’INPS ha erogato 1,06 milioni di redditi e 119mila pensioni di cittadinanza, dando supporto in maniera diretta o indiretta a 2,38 milioni di persone. I dati dell’osservatorio INPS sul RdC e sulle pensioni, inoltre, parlano di una distribuzione variegata su territorio italiano. Al sud e nelle isole arriva il 68% degli assegni di sussidio statale, corrispondenti a circa 1,72 milioni di Italiani. Ma quali sono le cifre dei redditi e delle pensioni di cittadinanza?
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L’erogazione del sussidio di povertà cambia in base al nucleo famigliare del richiedente: si va dunque da un minimo di 453 euro per i nuclei costituiti da una sola persona a un massimo di 734 euro per le famiglie con cinque componenti. Nel caso siano presenti minori o disabili nel nucleo le cifre cambiano.
Rispettivamente da 590 euro per i nuclei composti da due persone a un massimo di 739 euro per quelli composti da cinque. E da 384 euro per i nuclei composti da una sola persona e un massimo di 700 euro per quelli da cinque.
In media, quindi, gli assegni di cittadinanza si aggirano attorno a una cifra di 549 euro mensili, ove bisogna considerare all’incirca 580 euro per il Rdc e 275 euro per la PdC. A questo punto viene da chiedersi: come cambieranno le cose col nuovo Governo appena eletto?
Gli assegni per reddito e pensione di cittadinanza che vengono erogati mensilmente sono più di un milione, ma il rischio è che quelli attuali possano essere gli ultimi.