Pensione a ottobre più sostanziosa e lo sarà anche per gli altri mesi fino a dicembre ma ci sono anche altre novità
A partire da ottobre i pensionati riceveranno un indennità più pesante. Succede ogni anno a gennaio ma vista la situazione il governo Draghi ha deciso di anticipare i tempi con la rivalutazione che partirà il prossimo mese fino a ottobre.
L’inflazione infatti non dà scampo e milioni di italiani ogni giorno hanno serie difficoltà ad affrontare la spesa quotidiana, così come le imprese.
L’aumento previsto è la rivalutazione in base all’inflazione pari al 2% più il mini-conguaglio dello 0,2%. Oltre ciò ci sarà anche un “regalo”. Innanzitutto il bonus 200 euro per chi non l’ha ricevuto a luglio e agosto, ma anche altri 150 euro come prevede l’ultimo Decreto aiuti.
Ma chi sono i pensionati che ancora non hanno ricevuto il bonus 200 euro? Chi vive all’estero o chi ha smesso di lavorare dal 1 luglio in poi. Ricordiamo che il principale requisito è aver guadagnato non oltre 35mila euro all’anno.
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Dunque , ricapitolando, quali sono gli aumenti nei prossimi mesi? Alcuni avranno il bonus 200 euro (considerando sempre i requisiti) tutti, invece, la rivalutazione del 2% e il mini-conguaglio dello 0,2% più l’altro bonus da 150 euro. In quest’ultimo caso però il requisito reddituale è diverso e inferiore, 20mila euro nel 2021).
Gli aumenti non sono nulla di straordinario considerando l’inflazione, ma quel poco è meglio averlo già ora che a gennaio. Per fare un esempio con la rivalutazioni, chi ha una pensione minima di 524 euro, con la rivalutazione del 2% avrà in più 10,48 euro. Chi è percettore di un’indennità pensionistica di 1.000 euro, riceverà 20 euro in più.
E da dove nasce quello 0,2%? È il conguaglio della rivalutazione del 2021. In via provvisoria era stata calcolata all’1.7%, la definita è 1,9%: lo 0,2% è la differenza.
Ciò avverrà da novembre ma dicembre ecco un ulteriore aumento, la tredicesima, anch’essa maggiorata del 2,2% in più. E quanto ammonta la tredicesima? Dipende. Se, ad esempio, è pari a 1.000 euro al mese e la si riceve da gennaio 2022, otterrà altri 1.000 euro.
Se invece l’ex lavoratore è andato in pensione durante l’anno, ad esempio a maggio, la sua tredicesima sarà calcolata in base ai mesi da pensionato, quindi 8 (maggio e dicembre inclusi). Dunque il calco sarà: 1.000 euro per 8 mesi (dunque 8.000 euro) diviso 12 mesi di un anno solare: totale 666 euro.