Bollo Auto, non è previsto il pagamento per alcuni possessori: cosa prevede la legge e perché c’è l’esenzione
Assicurazione, carburante, manutenzione, pedaggio per le autostrade e per il parcheggio. Mantenere un’auto oggi è proprio un lusso. A tutti ciò bisogna aggiungere il bollo, la cosiddetta tassa di possesso.
È infatti una delle tasse automobilistiche più odiate perché riguarda proprio il possesso del mezzo, al di là dell’uso. Per fare un paragone è come il canone Rai: anche se non se non guardiamo i canali della tv di Stato, dobbiamo comunque pagare il possesso del televisore. L’auto può anche restare ferma in garage, la tassa dobbiamo pagarla comunque. Ma non tutti sono tenuti ad assolvere il tributo. Se fai parte di alcune categorie, ecco che hai il diritto all’esenzione.
Abolire questa tassa del tutto? Sarebbe un sogno. Vediamo come funziona perché non si paga in modo uguale su tutto il territorio nazionale. Dipende dai veicolo, le dimensioni e la regione di residenza. Infatti il bollo è su base regionale.
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Tornando alle esenzioni, chi può non pagare neanche un euro sono i proprietari delle auto elettriche. Come detto dipende comunque dalle Regioni e su 20, 18 lo prevedono. Non è previsto il pagamento per i primi cinque anni e dal sesto c’è una riduzione del 75%. In Piemonte e Lombardia, invece, il bollo non si paga mai, neanche dopo i cinque anni.
Il vantaggio viene concesso per incentivare alla transazione ecologica ma anche per le auto più inquinanti vale lo stesso, ossia quelle d’epoca che hanno più di trent’anni di immatricolazione. I mezzi non utilizzati per scopri professionali – come furgoni per le consegne ad esempio – pagano solo il 50%.
Infine, non pagano neanche le persone che soffrono di una grave e comprovata disabilità fisica o psichica o chi ha bisogno di un accompagnatore, come prevede la legge 104/92. L’esenzione è concessa a prescindere dall’auto che si possiede, il valore e la cilindrata.