Bonus da 150€: anche in questo caso è fondamentale inviare il documento per ottenere il nuovo aiuto del governo
Così come per il bonus 200 euro, i lavoratori dipendenti dovranno presentare una nuova autodichiarazione per ottenere in busta paga quello nuovo da 150 euro previsto dal Decreto Aiuti ter. Ricordiamo però che si è in attesa del testo ufficiale della legge.
Al momento si conosce la bozza e si sa che per contrastare il caro vita si riprende lo stesso meccanismo della precedente misura. La differenza principale è ovviamente nell’importo. Più basso sarà anche il numero dei beneficiari.
Per il bonus 200 euro nel 2021 non si deve aver guadagnato 35mila euro. La soglia massima per i 150 è 20mila euro. In pratica non si deve andare oltre i 1.538 euro nel mese di novembre 2022.
Di uguale al precedente bonus c’è che bisogna presentare l’autodichiarazione. Sarà erogato sempre dal datore di lavoro, in quanto sostituto d’imposta, in busta paga, ma solo dopo aver acquisito l’autodichiarazione con il quale il dipendente firma di avere i requisiti richiesti.
Bonus da 150€: i requisiti
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Con il messaggio numero 2559 del 24 giugno 2022, l’Inps ha fornito il modello da utilizzare per ricevere il bonus da 200 euro. Per quello nuovo è una replica. Dunque è probabile che lavoratrici e i lavoratori dovranno firmare la stessa consa con i requisiti che si articoleranno così:
non essere titolare di uno o più trattamenti pensionistici a carico di qualsiasi forma previdenziale obbligatoria, di pensione o assegno sociale, di pensione o assegno per invalidi civili, ciechi e sordomuti, nonché di trattamenti di accompagnamento alla pensione, con decorrenza entro il 30 giugno 2022; Nel nucleo familiare non deve esserci un beneficiario di Reddito di cittadinanza e non bisogna essere destinatario della stessa indennità pagata da un altro datore di lavoro;
non ricevere più di 1.538 euro di stipendio a novembre 2022;
Anche in questo caso per ottenere i soldi in busta paga sarà necessario consegnare il documento al datore di lavoro. Parliamo comunque di cifre che possono sembrare irrisorie vista la situazione economica, ma allo stesso momento, per chi è in difficoltà, l’importo erogato e che non contribuisce alla formazione del reddito, può essere una manna dal cielo.
