Arriva l’ennesimo aggiornamento per una misura attesa dai lavoratori autonomi, il pagamento del Bonus 200 Euro anti-inflazione. Cambia l’importo ma la data di pagamento cambia ancora. Tutti i dettagli
Sta diventando un vero e proprio supplizio di Tantalo una delle misure più attese per questo 2022 da una importante categoria di lavoratori. Parliamo dei lavoratori autonomi, dei titolari di Partita IVA, delle piccole e piccolissime imprese, degli artigiani e dei professionisti.
La misura, di contro, è il cosiddetto Bonus 200 euro un bonus inserito dal Governo guidato da Mario Draghi nel primo Decreto Aiuti e che ha lo scopo di alleviare e ristorare le famiglie e le imprese colpite dalla malapianta dell’inflazione.
Inflazione che, ricordiamo, è stimata a settembre 2022 all’8,6% ma con stime di crescita entro dicembre tali da arrivare alla doppia cifra. In sostanza ad oggi un euro ha potere di spesa di 91,4 centesimi e le previsioni, appunto, non sono buone.
Per quanto riguarda i lavoratori autonomi la questione è spinosa. Il provvedimento, infatti, prevede l’erogazione dei 200 euro per i redditi inferiori ai 35.000 ma non tiene conto di chi non è titolare di Busta Paga o cedolino della Pensione. Un vuoto normativo.
Bonus 200 Euro Autonomi: slitta il pagamento
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Vuoto normativo che, grazie all’azione coordinata delle Casse pensionistiche autonome è stato colmato da una sentenza della Corte dei Conti. Tutto bene quindi ma, come spesso accade in questi casi il diavolo ci ha messo la coda.
Si perché la misura, fortemente attesa, a questo punto è di fatto operativa ma va ad intrupparsi con un secondo provvedimento. Il provvedimento è quello varato nel nuovo Decreto Aiuti, l’ultimo varato da Draghi prima del voto e del passaggio di mano. Un provvedimento che prevede un nuovo Bonus di 150 euro.
La notizia di per se è positiva ma il nuovo aiuto fa ripartire da zero la macchina amministrativa. Per quanto appreso dalla Redazione di Bonifico Bancario da fonti qualificate da un lato il Bonus aumenta ipso facto da 200 a 350 euro ma i tempi di erogazione slittano di un mese, forse due.
C’è però una certezza, nella settimana dal 26 al 30 settembre verranno avviate le procedure per la richiesta. Come sempre si rischia il classico ingorgo sui server dedicati. La misura, secondo le stime, sarà per circa tre milioni di persone ma il rischio è che a causa della pastoie informatiche almeno 400.000 degli aventi resteranno escluse