I Bonus rivolti alle Partite Iva corrispondono a 350 euro: ipotesi unica soluzione, la data del pagamento.
Potrebbe essere il nuovo governo che si formerà dopo il voto del 25 settembre a risolvere la questione dei Bonus INPS voluti dal governo Draghi nei Decreti Aiuti e destinati anche alle Partite Iva. Nel primo decreto Aiuti del governo tecnico, infatti, erano contenute le indicazioni per l’erogazione dell’ormai famigerato Bonus 200 euro. Il Bonus è stato puntualmente erogato finora solo ad alcune categorie di lavoratori e non. Lo hanno ricevuto i dipendenti pubblici e privati con busta paga, i pensionati e i percettori del reddito di cittadinanza. Molti lavoratori – soprattutto coloro che hanno contratti atipici – lo riceveranno tra il mese di ottobre e quello di novembre, mentre resta un mistero la data dell’erogazione per quanto concerne i lavoratori autonomi.
Partite Iva: quando verranno erogati i bonus INPS previsti dai decreti
LE NOTIZIE IMPORTANTI DA NON PERDERE OGGI:
- WhatsApp Beta, grandi novità per la privacy: cosa cambia con l’aggiornamento
- “Dispositivo sconosciuto collegato al tuo conto”: attenzione al messaggio
- Bollo Auto Abolito, arriva la richiesta ufficiale: va cancellato totalmente
Ancora una volta, il popolo delle Partite Iva, un corpo di lavoratori sempre più eterogeneo. Questo comprende tanti giovani che hanno dei fatturati tutt’altro che elevati, viene lasciato in coda. L’ultima ipotesi è che dal 26 settembre si apra la possibilità di inoltrare richiesta. Il bonus dovrebbe essere erogato nel mese di novembre. Il bonus è rivolto ai professionisti con reddito inferiore ai 35mila euro e la data del 26 settembre è emersa nelle scorse ore, dopo l’ennesimo rinvio.
Secondo quanto emerge, sono diverse le associazioni di categoria che hanno predisposto il proprio sito in modo tale da poter raccogliere le domande quando finalmente sarà possibile effettuarle veramente. Nel frattempo, nel decreto Aiuti-ter licenziato nei giorni scorsi, il governo Draghi ha presentato un nuovo aiuto una-tantum, il cosiddetto bonus 150 euro. Contrariamente al bonus 200 euro, si abbassa la soglia reddituale, che passa da 35mila euro a soli 20mila euro.
Questo dovrebbe consentire quantomeno uno snellimento delle pratiche. Ancora una volta, già si parla dell’erogazione del nuovo contributo direttamente in busta paga o con accredito per pensionati e percettori del reddito di cittadinanza. Questo dovrebbe arrivare entro novembre, mentre resta l’incognita Partite Iva. Stando alle ultime indicazioni e alle tempistiche, non è da escludere che entrambi i bonus possano essere emessi in un’unica soluzione. Questo potrebbe avvenire entro fine anno solo dopo l’incarico al nuovo Governo, uscito dal voto di domenica 25 settembre.