La Legge 104 / 1992 è uno degli strumenti legislativi fondamentali dello Stato Sociale in Italia, ecco tutti i documenti necessari per ottenerla.
Nel febbraio del 1992, proprio nei giorni del crepuscolo della Prima Repubblica, l’Italia riesce a dotarsi, nonostante il clima politico estremamente complesso, sta per scoppiare Tangentopoli, di una delle leggi, dal punto di vista sociale, più avanzate a livello europeo, .
Parliamo nello specifico della Legge del 5 febbraio 1992 numerata con il progressivo 104 da cui appunto prende il nome. Una legge fortemente voluta dall’allora Presidente del Consiglio Giuliano Amato e dal Ministro degli Affari Sociali Adriano Bompiani.
Una norma che, al tempo stesso, riesca a mettere d’accordo tanto le forza di maggioranza quanto quelle di opposizione che la votarono quasi all’unanimità.
Le Legge 104/1992 è una norma dello Stato italiano che, già dal titolo, enuncia con chiarezza i propri obiettivi e i propri intendimenti: “Legge-quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate”.
Una legge-quadro, per i meno avvezzi alla questione, è una norma che contiene al suo interno tutti i principi generali che regolano un determinato settore. In questo caso quelli relativi ai diritti sociali, economici e sanitari delle persone disabili.
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La Legge 104 ha introdotto, tra le varie cose, alcuni elementi ancora oggi decisivi per la vita delle persone disabili, su tutti il riconoscimento dello status giuridico di handicap, il diritto economico all’assistenza ed all’integrazione sociale e, soprattutto, ne declina i diritti.
Ma non solo. La Legge del 1992 introduce una serie di benefici per i familiari delle persone disabili, su tutti i famosi tre giorni di permesso retribuito per assistere il congiunto. Ma come si ottiene il beneficio della 104?
I passaggi fondamentali sono due. Il primo ottenere il riconoscimento dell’handicap, fattore che avviene tramite visita alla sede locale dell’INPS in conseguenza della domanda avviata dal proprio medico di famiglia.
Il secondo consegnare all’atto della visita medica tutti i documenti, cartelle cliniche, referti e quanto può permettere alla Commissione di stilare il verbale. Al suo interno viene indicata la percentuale di invalidità e quale parte di benefici della Legge 104 sono disponibili.
La Commissione nel verbale può altresì indicare la possibilità o meno di rivedere a visita la persona disabile cosi come è facoltà del disabile stesso richiedere una nuova visita per verificare l’eventuale aggravamento