L’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale, l’INPS comunica ufficialmente che sono stati sbloccati i fondi per il Reddito di Libertà. Ecco di cosa si tratta, come funziona, chi ne ha diritto e quanto vale economicamente.
A novembre del 2021, dopo quasi venti anni di attesa dalla prima formulazione dell’istituto è diventato pienamente operativo il cosiddetto Reddito di Libertà. Il Reddito di Libertà è una misura di welfare state erogata dallo Stato italiano, tramite l’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale, l’INPS ed operativamente tramite Regioni e Comuni.
La misura gestita dall’INPS ha lo scopo di rendere autonome economicamente tutte le donne che sono state vittime di violenza e che sono ospiti dei centri antiviolenza.
L’obiettivo della misura è quello di avere a disposizione per un determinato periodo dei fondi che permettano alla donna vittima di violenza di avviare un percorso di autonomia finanziaria ed al tempo stesso di organizzare il proprio reingresso nella vita sociale dopo la drammatica esperienza vissuta.
L’RDL, questo l’acronimo della misura INPS, è stato coperto finanziariamente in un primo momento con circa 3 milioni di euro, cifra che, come ha comunicato l’Istituto diretto da Tridico è salita a 9 milioni.
Reddito di Libertà, cos’è come funziona
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Ma come funziona il Reddito di Libertà? Chi ne ha diritto? Quanto vale? Come si può fare domanda?
La risposta arriva dal messaggio numero 3363 del 13 settembre 2022 dell’INPS, messaggio nel quale viene specificato, in maniera predittiva, che l’RDL ha un valore di 400 euro mensili complessivi netti, che viene concesso, in un’unica soluzione, che dura 12 mesi e soprattutto che è appannaggio delle donne che hanno subito violenza e che sono inserite nei percorsi di autonomia dei centri antiviolenza riconosciuti ufficialmente dalla Regioni.
La misura è destinata alle donne ricomprese in un’età tra i 18 ed i 67 anni. Le minori e le maggiori di quella fascia di età rientrano in altri percorsi gestiti dall’INPS. La dotazione dei 9 milioni di euro varia a seconda delle regioni e va da 18.000 euro destinati alla Valle d’Aosta ai 500.000 euro per la Lombardia.
Le differenze, sono ovviamente, in ordine al numero di centri antiviolenza e di donne seguite al loro interno nei vari territori. Per accedere al Reddito di Cittadinanza occorre, ovviamente, fare domanda all’interno dell’apposita sezione presente nel sito dell’INPS.
Requisito predittivo, oltre a quelli già descritti, per accedere all’RDL è essere residenti in Italia e nel caso di donne cittadine di uno Stato extra UE è obbligatorio essere in possesso del regolare permesso di soggiorno.
Il Reddito di Libertà non è incompatibile con la Cassa Integrazione, gli Assegni familiari ed altre misure di sostegno al reddito come il Reddito di Emergenza Rem e l’Assegno di Disoccupazione NASpI.
L’erogazione materiale avviene tramite carta prepagata fornita dall’INPS o sul proprio IBAN