Assegno Unico di settembre, milioni di famiglie in attesa dell’aiuto economico: cosa dice la regola e qual è il calendario
Com’era prevedibile, l’Assegno Unico e Universale – la grande novità di quest’anno per quanto riguarda gli aiuti alle famiglie – si è rivelato importantissimo, soprattutto in questi mesi dove il caro energia ha messo a dura prova le famiglie italiane (e sarà peggio nei prossimi mesi).
L’Inps non ha comunicato quando avverranno i pagamenti che riguardano il mese di settembre. Manca dunque la data ufficiale ma i soldi dovrebbero dunque arrivare tra la seconda e la terza settimana del mese.
Se le domande sono state inviate nei primi due mesi dell’anno, i pagamenti dovrebbero partire dal 16 settembre in poi. C’è infatti una differenza rispetto a quando è stata presentata l’istanza. Dal 1 gennaio è stato possibile fare la domanda ma a marzo sono arrivati i primi bonifici. Se invece la richiesta è partita dal 1 marzo in poi, il pagamento dell’Assegno Unico partirà dalla fine del mese successivo a quello di presentazione delle stesse. In questo caso dunque si dovrà attendere con ogni probabilità l’ultima settimana di settembre.
LE NOTIZIE IMPORTANTI DA NON PERDERE OGGI:
Dall’inizio dell’anno sono 6 milioni di famiglie che stanno ricevendo l’Assegno unico. Di queste, 4 milioni hanno un vantaggio netto annuale di 1.500-2.000 euro rispetto a prima. Sono numeri sciorinati dalla ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia Elena Bonetti a Morning news su Canale 5.
Ricordiamo che nel 2023 potrebbero esserci delle maggiorazioni. Queste sono già previste in alcuni casi, ma ad aumentare sarebbero proprio gli importi minimi. Oggi per una famiglia che ha un reddito massimo di 15mila euro all’anno, spetta l’assegno nella misura massima di 175 euro a figlio se minorenne. L’importo infatti casa dai 18 a 21 anni, in modo particolare se lavora.
La misura prevede l’acceso anche per chi ha un Isee alto di oltre 40mila euro. In questo caso però viene elargito il minimo, ossia 50 euro al mese per figlio.
A proposito dell’Isee, non è indispensabile presentarlo al momento in cui si fa richiesta dell’Assegno ma è opportuno farlo. Anche chi ha un reddito basso, se non allega il documento che attesta la situazione economica equivalente, automaticamente riceve il minimo, appunto 50 euro al mese.