Bonifico segnalato: in quali casi avviene e di cosa si tratta precisamente. Come bisogna comportarsi in questi casi
Fino a qualche anno fa solo le transazioni di denaro più cospicue avvenivano tramite bonifico. La sicurezza, la tracciabilità e la garanzia che anche a distanza i soldi arrivavano a destinazione erano (e sono ancora oggi) i motivi per cui tutti usano questo strumento. Oggi si ricorre a ciò anche se l’importo è più basso. Ciò avviene nell’ambito della digitalizzazione di ogni settore della società e della volontà a tracciare tutto, qualsiasi movimento.
Proprio la natura tracciabile attira su di sé molti controlli. Motivo per cui chi vuole nascondersi da fisco utilizza ancora i soldi in contanti. Di conseguenza ecco spiegato perché si incentiva a un uso sempre maggiore delle carte affinché il contante diminuisca sempre di più, sferrando un colpo all’evasione fiscale.
Bonifico segnalato: perché succede
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I bonifici possono dunque anche essere segnalati. Ricordiamo comunque che non tutti sono controllati dalla banche ma può capitare che un movimento, anche di cifre non proprio elevate, può essere attenzionato perché ritenuto strano.
La segnalazione non comporta alcun ma in caso di ulteriori accertamenti richiesti obbliga il soggetto a fornire prove che possono attestare la regolarità delle transazioni. In pratica deve spiegare perché quei soldi sono passato da un conto a un altro.
Solitamente gli importi inferiore ai 5mila euro non vengono presi in considerazione ma non c’è nessuna regola in merito. È il “contesto” che fa insospettire. Ad esempio la cadenza più meno regolare di una transazione, la disponibilità del saldo e causale, quando al momento del bonifico si spiega perché vengono dati questi soldi.
Chi ha qualcosa da nascondere sa bene anche come riuscire a fare il bonifico ed evitare i controlli. In caso di approfondimento, forse riesce anche a dimostrare i motivi dei soldi ricevuti o bonificati. Ma si tratta sempre di denaro tracciabile e prima o poi, con i controlli incrociati, qualcosa si può scovare.
