La riduzione delle tasse è uno degli argomenti principali della campagna elettorale, sulla questione arriva la presa di posizione dell’AIDC
Mancano meno di tre settimane alle elezioni generali del prossimo 25 settembre. Una tornata elettorale che dovrà decidere chi guiderà il Paese fino al 2027. Le elezioni generali, che si svolgeranno insolitamente in un solo giorno, sono per la nona volta nella Storia della Repubblica italiana elezioni anticipate.
La scadenza naturale, infatti, era fissata al marzo del 2023 ma la crisi politica in seno alla larga maggioranza, di solidarietà nazionale, che sosteneva il governo guidato da Mario Draghi ha determinato un anticipo di oltre sei mesi.
Molti analisti hanno considerato estremamente rischioso andare al voto nel bel mezzo della procedure per l’incasso dei fondi del Piano Nazionale di Rinascita e Resilienza e poco prima della scrittura della Legge di Bilancio. Ma ormai siamo a poche settimane dal voto.
Un voto per il quale il confronto, almeno fino ad oggi, è girato intorno a situazione considerate dagli elettori di minor interesse. Ma dall’inizio della settimana in corso la situazione è variata.
LE NOTIZIE IMPORTANTI DA NON PERDERE OGGI:
Da un lato il confronto a più voci tra i principali partiti svolto al Forum Ambrosetti di Cernobbio ha aperto il fronte della ricette della crisi economica. Da un altro lato il webinar organizzato con l’Aidc, l’Associazione italiana dottori commercialisti, ha costretto i partiti a ragionare su un altro tema caldissimo: la riduzione delle tasse.
Senza entrare nel merito del confronto che ha visto protagonisti la Senatrice Ylenia Lucaselli di Fratelli d’Italia, il senatore del Movimento 5 Stelle Mario Turco e l’onorevole Luigi Marattin di Italia Viva, vediamo nel dettaglio le principali proposte messe in campo.
La prima, per alcuni versi rivoluzionaria, è quello del passaggio della competenza di tutti i contenziosi tributari dal Ministero dell’Economia e Finanza a quello di Grazia e Giustizia.
La seconda è quelle della creazione ex novo di un Agenzia delle Uscite un authority deputata a verificare e validare il flusso delle spese della Pubblica Amministrazione.
La terza, molto importante, è quella di dilazionare di almeno cinque anni il saldo dei debiti tributari.
Le ultima due sono molto tecniche ma secondo quanto dichiarato durante il webinar dal Presidente dell’Associazione italiana dottori commercialisti, Andrea Ferrari, ha un valore fondamentale. Il rafforzamento dei vincoli presenti nello Statuto del contribuente e soprattutto l’obbligo del visto di conformità per tutti i soggetti che ricevono fondi pubblici siano essi aziende, associazioni o singoli cittadini.