Figli a carico, un bonus a partire da 50 euro al mese: a chi spetta

Per chi ha figli a carico lo Stato interviene elargendo un aiuto ogni mese: gli importi variano in base alla condizione

figli a carico
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Gli aiuti statali sono ormai indispensabili per imprese e famiglie vista l’acuta crisi che tutti stiamo vivendo. Nel 2022 la situazione è nettamente peggiorata con l’inflazione che già stava avendo i propri effetti, peggiorati da febbraio in poi con la guerra.

Ma proprio quest’anno il governo, con la Legge di Bilancio approvata alla fine del 2021, ha introdotto una grande novità. Per tutti i cittadini che hanno figli a carico è possibile ricevere un bonus.

Figli a carico: l’aiuto dello Stato

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Si tratta dell’Assegno Unico e Universale che unifica e sostituisce tutte le precedenti misure a sostegno della famiglia. Un modo dunque più facile poiché si tratta di fare una sola domanda e non dividersi tra diverse, con requisiti e tempi da rispettare.

Ciò che però ha portato davvero una ventata di novità è l’allargamento della platea. Hanno diritto a ottenere un assegno mensile anche i cittadini titolari di un Isee alto di oltre 40mila euro annui.

Gli importi dell’Assegno Unico

Vediamo più nel dettaglio chi ha diritto e a quanto ammonta l’assegno. Spetta ai figli indipendentemente dalla condizione lavorativa dei genitori (che siano dunque non occupati, disoccupati, percettori di Reddito di cittadinanza, lavoratori dipendenti, autonomi o pensionati.

Viene erogato dal settimo mesi di gravidanza fino ai 21 anni. Per presentare la domanda bisogna attendere però la nascita e dunque la creazione del codice fiscale.

Per la fascia dai 18 ai 21 anni, devono ricorrere delle precise condizioni: la frequenza di un corso di formazione scolastica o professionale oppure di laurea. Percorsi di Formazione Professionale Regionale (Centri di Formazione Professionale), a cui si accede dopo la scuola media. Percorsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS), sia pubblici che privati. Istituti Tecnici Superiori (ITS), di durata biennale o triennale, cui normalmente si accede con il diploma di scuola secondaria.

Che svolga un tirocinio oppure un’attività lavorativa con un reddito complessivo inferiore a 8.000 euro annui. Che sia registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego e, infine, svolge il Servizio Civile.

Per quanto riguarda gli importi, il minimo è pari a 50 euro al mese per chi ha un Isee pari o superiore ai 40mila euro all’anno. Il massimo è invece 175 euro per figlio ogni mese se l’Indicatore non supera i 15mila euro.

Per i figli maggiorenni l’importo va da 85 euro a 25 euro al mese. Il massimo è per i nuclei sempre al di sotto della soglia dei 15mila euro, 25 euro invece per chi supere i 40mila. Le cifre possono cambiare. Ci sono i casi di maggiorazione e dal prossimo anno è previsto un aumento per tutti.

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