Una delle misure più discusse di questa campagna elettorale è l’RDC, il reddito di cittadinanza, ma pochi conoscono l’esistenza dell’omologo strumento concesso sotto forma di pensione. Ecco di cosa si tratta, quanto vale e chi ne ha diritto
Il Decreto Legge numero 4 del 28 gennaio 2019 ha introdotto una serie di misure che negli anni si sono rivelate importanti per la gestione della crisi economica. Parliamo nell’ordine dell’introduzione delle agevolazioni per riscattare la laurea ai fini della pensione, della cosiddetta Quota 100 per sanare le questioni lasciate in sospeso dalla Legge Fornero e due sussidi.
I deu sussidi nello specifico sono il controverso e dibattuto Reddito di Cittadinanza e l’omologo concesso sotto forma di pensione. I due sussidi sono nati grazie ad una importante pressione del partito di maggioranza relativa. Parliamo del Movimento 5 Stelle quello che nel gennaio 2019 peraltro esprimeva il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.
Tutte queste misure, con tutti i limiti del caso, hanno svolto una importante funzione sociale, una sorta di cuscinetto, durante questi trenta mesi che ci separano dall’avvento della pandemia da coronavirus covid-19 con il drammatico innesto della crisi economica e della guerra tra Russia ed Ucraina.
Pensione e Reddito di cittadinanza: le differenze
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Oggi queste misure sono messe fortemente in discussione e sono al centro del dibattito politico in vista delle elezioni generali del 25 settembre 2022. Ma mentre il Reddito di Cittadinanza e sulla bocca di tutti i candidati, pochissimi citano la Pensione di Cittadinanza.
Ma di cosa si tratta? Chi ne ha diritto? La pensione di cittadinanza, anche essa valida per 18 mesi, è erogata nella misura di 630 euro, è appannaggio dei cittadini al di sopra dei 67 anni di età ma con un reddito inferiore ai 7560 euro annui.
La differenza con il reddito di cittadinanza è di 130 euro, 630 per il primo, 500 il reddito. Mentre la cifra massima del reddito emerso per accedervi è appunto di 7560 per il sussidio a favore della persone più anziane e di 6000 per il reddito.
Da segnalare, inoltre, che si ha diritto alla pensione di cittadinanza solo se tutti i membri del nucleo familiare presente nello Stato di Famiglia superano i 67 anni di età. Un’altra differenza sostanziale è in ordine al cumulo.
La pensione di cittadinanza non è alternativa alla pensione sociale cosa che invece non è prevista per il reddito di cittadinanza.