Dal 2015 esiste un Bonus 500 euro riservato a una categoria di lavoratori: ma il sito non funziona e molti sono ancora esclusi.
Prima ancora che fiorissero bonus di ogni tipo, destinati a milioni di italiani, da qualche anno c’è una particolare categoria di lavoratori che usufruisce di un bonus del valore annuale di 500 euro. Tale bonus è stato istituito nel 2015 e consente di poter fare acquisti in un determinato ambito, quello dell’autoformazione e dell’aggiornamento. Stiamo parlando del contributo noto anche come Carta del Docente, che in questi giorni però sta avendo uno stop per certi versi atteso.
LE NOTIZIE IMPORTANTI DA NON PERDERE OGGI:
Chi è da anni nel mondo della scuola e ha già avuto a che fare con il bonus da 500 euro per docente sa già infatti che dal primo settembre e per una quindicina di giorni bisogna far fronte a dei disguidi. Difatti, il sito https://cartadeldocente.istruzione.it/ in questo momento è presente online, ma i docenti non riescono a fare l’accesso attraverso lo SPID. Il motivo è semplice: il sito è infatti in manutenzione, poiché annualmente gli operatori devono fare degli aggiornamenti al portafoglio di ogni singolo docente.
In sostanza, in questo momento la manutenzione ordinaria sta permettendo di decurtare le somme non più spettanti, in quanto non spese, ma non solo: successivamente, infatti, si procederà al nuovo accredito da 500 euro per docente. A questo, verrà poi integrata la cifra che non si è spesa nell’anno precedente e che può comunque essere riutilizzata. Si tratta di un’operazione che va fatta per ogni singolo docente a cui spetta il bonus poiché appunto in possesso della Carta del Docente. Il nuovo accredito sarà disponibile intorno a metà mese.
Lo scorso anno, l’accredito avvenne il 21 settembre, ma quest’anno sono tanti i docenti che si chiedono come mai non riescano a utilizzare sin da subito il bonus. Questo anche a causa di un messaggio fuorviante che appare sull’homepage del sito e che lascia presupporre che il bonus sia già disponibile. L’altra questione non ancora risolta riguarda i supplenti precari: a loro non spetta il bonus da 500 euro, ma una recente sentenza ha dato ragione agli insegnanti di religione. Ciò significa che dopo chi insegna religione nelle scuole, anche i precari potrebbero rientrare nel bonus e addirittura ottenere gli arretrati. Questi ammontano ormai a 2.500 euro o addirittura essere superiori.