50 lire d’oro coi volti dei Re, è possibile rivenderle a un prezzo già stabilito: quali sono e come si possono riconoscere
La passione per la numusmatica e le monete antiche negli ultimi anni è cresciuta a dismisura. Il web è certamente complice con i tantissimi annunci di vendita.
Cercare nei cassetti lire conservate da genitori e nonni è ormai una pratica quotidiana. In molti aprono i cassetti per vagliare scrupolosamente valore nominale e anno di coniazione di alcune monete.
In certi casi le monete non più in corso possono valere una fortuna. Ricordiamo brevemente quali sono gli elementi in base al quale si valuta il valore.
Innazitutto l’anno di coniazione. Il secondo elemento è la rarità dell’esemplare che è legato al primo elemento ma è anche autonomo. Ad esempio, una moneta vecchia di cent’anni può valere di meno di una che ha cinquant’anni poiché può darsi che della seconda ne furono realizzate di meno.
Da considerare anche l’usura: il mio stato di conservazione è a Fior di Conio, praticamente come è stata realizzata, senza mai essere utilizzata. Infine da valutare anche eventuali errori di conio con, ad esempio, figure mancanti che non sono state incise sulla moneta.
Le 50 lire d’oro coi volti dei Re: quali sono
LE NOTIZIE IMPORTANTI DA NON PERDERE OGGI:
- Questa rara moneta ha oltre 100 anni e vale oltre 350mila euro
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Scavando in casa non sarà facile trovare le 50 lire con i volti del re. Sono monete che forse conservano gelosamente i collezionisti. Ma quando si entra in possesso di pezzi così rari, il fine della conservazione è anche far aumentare le quotazioni per poi rivederle.
Con Oregold, raggiungibile sul sito monete-oro.it, è possibile sia venderle che aquistare le monete. C’è una pagina dedicata a tre monete emesse da altrettanti sovrani Savoia, dall’Unità d’Italia fino alla fine della monarchia.
La prima moneta da 50 lire presa in considerazione è del sovrano considerato Padre della Patria poiché con lui ci furono gli eventi che portarono alla nascita del Regno d’Italia. È di Vittorio Emanuele II (re dal 1849 al 1878) il volto sulla moneta coniata nel 1864. Sul lato inverso delle 50 lire è inciso lo stemma crociato e coronato con il collare dell’Annunziata.
Suo figlio, Umberto I (1878-1900) conià le 50 lire d’oro solo negli anni 1884, 1888 e 1891.
Sul lato di testa è raffigurato il busto di Re Umberto I con l’anno di coniazione. Anche in questo caso dall’altro lato c’è lo stemma crociato e coronato con il Collare dell’Annunziata.
Infine il sovrano durante la dittatura fascista, Vittorio Emanuele III (1901-1946). Lui stesso era un grande appassionato di monete tanto che fu soprannominato il re numismatico. Scrisse anche un’opera in 20 volumi, Il Corpus Nummorum Italicorum, dove classificava e descriveva le monete e le zecche italiane.
Durante il suo regno furono prodotte le 50 Lire d’Oro versione Aratrice con il semibusto del re (in uniforme) con il profilo rivolto a sinistra e contornato dalla scritta VITTORIO EMANUELE III.
Il rovescio della moneta rappresenta una figura allegorica dell’Italia: una donna ha la mano destra poggiata sopra il manico di un aratro e con l’altra impugna un fascio di spighe.
Il prezzo
Chi vuole venderle, può rivolgere a una delle tre sedi dell’azienda, a Roma, Milano e Bastia d’Umbria, nel Perugino. Il sito riporta anche il prezzo: 778,60 euro.