Tra tasse esplicite e tasse occulte i nostri portafogli sono sempre sotto attacco, ma esistono anche tasse assurde come quella sulle caramelle. Scopriamo insieme i dettagli
Il 2022 rischia, seriamente, di passare alla storia come uno degli anni in cui i paesi dell’Unione europea hanno subito le maggiori perdite economiche da quando il Trattato di Maastricht è entrato in vigore.
I motivi sono purtroppo chiari. Da un lato i morsi della crisi economica che hanno fatto perdere agli Stati membri una media del 9% del Prodotto Interno Loro, in Italia l’11%. Da un altro lato il rimbalzo positivo del 2021 e del primo trimestre del 2022 è stato mortificato dallo scoppio della guerra tra Russia ed Ucraina.
Ma non solo. I danni collaterali del conflitto, oltre al drammatico tributo di sangue, sono anche peggiori. L’aumento dei prezzi delle materie prime, gas e petrolio in primis mortifica i prezzi al dettaglio, la ripresa dell’inflazione determina un minor potere di acquisto da parte dei consumatori. Il rischio recessione con lo sfondo di possibili default controllati non è più solo propaganda allarmistica.
A risentire di più di questo stato di cose, sono, ovviamente, i paesi con le economie più fragili, Portogallo, Italia, Grecia e Spagna e nella fragilità spiccano gli enti locali di questi Stati che fanno una fatica immensa a far quadrare i conti ed a restituire ai cittadini servizi pubblici adeguati
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Per questo motivo, soprattutto nel secondo trimestre dell’anno si sono susseguite una serie di proposte per introdurre nuove tasse necessarie a far quadrare i conti. Ma la pressione fiscale tanto nazionale quanto locale in Italia e già altissimi pertanto ci si è orientati sul lusso, tipo la tassa per visitare la Laguna a Venezia, o sul vizio, slot-machine e videopoker.
Ma il rischio di declinare male le norme è dietro l’angolo e ad esempio quelle sul gioco ha coinvolto anche calciobalilla, flipper e tavoli da ping pong. Un assurdo nell’assurdo che ha però interessanti compagni di viaggio.
Guardando tra le pieghe dei bilanci infatti, si scopre che negli Stati Uniti esistono tasse assurde come quelle sulle caramelle, introdotta dallo Stato dell’Illinois, 13 milioni di abitanti o quella che i titolari di Night Club dello Utah, 3 milioni di abitanti devono versare alla sede statale, una tassa del 10% a prescindere dagli introiti. Qualcuno in Europa prenderà esempio?