Aumento pensioni: tempi duri per tutti ma chi riceve l’indennità è in attesa di un piccolo sollievo. In quanto consiste
Tempi duri per tutti, quelli attuali e quelli che verranno. Soni mesi, da prima dell’estate, che i cittadini si aspettano dei pesanti rincari in autunno. La guerra che la Russia ha mosso all’Ucraina sta cambiando l’economia mondiale.
In Italia lo stato emergenziale della pandemia è terminato ufficialmente il 31 marzo ma circa quaranta giorni prima era cominciato il conflitto che oltre a portare morte e distruzione nei territori interessati, sta condizionando le vite di tutti anche altrove.
I primi effetti ovviamente sono con i prezzi maggiorati delle energie. Luce e gas (con quest’ultimo fornito proprio da Mosca ma l’Italia sta cercando di liberarsi) sono in aumento. Lo abbiamo già visto con le ultime bollette, lo vedremo prossimamente quando con il ritorno dell’ora solare e le temperature più basse, avremo maggiormente bisogno delle suddette forniture.
Aumento pensioni: le percentuali
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Il dimossionario governo Draghi ha messo a punti diversi aiuti, bonus e sconti. Nella Legge di Bilancio in vigore quest’anno chi ha un Isee inferiore ai 12mila euro, in automatico ha uno sconto in bolletta: prima la soglia era a poco più di 8mila.
Un altro importante provvedimento è l’anticipo della rivalutazione della pensione. Ogni anno a gennaio si calcola l’indennità in base all’inflazione. Vista la situazione, l’aumento ci sarà già ad ottobre.
Ad ottobre tutti i pensionati con un assegno non superiore ai 2.692 euro lordi potranno benefiiare fino a 50 euro al mese. Il mese successivo toccherà anche a chi supera la suddetta cifra: si tratta di una tantum da 10 a 130 euro.
A gennaio 2022 l’incremento è stato dell’1,7%, poi il valore è aumentato fino all’1,9%. Il funzionamento del meccanismo di rivalutazione prende in considerazione la variazione positiva dell’inflazione rispetto all’anno precedente.
L’aumento non sarà uguale per tutti i titolari di pensione. La rivalutazione 100% viene applicata solo ai titolari di pensione con importo a quattro volte il trattamento minimo. In pratica, rivalutazione completa per pensioni fino a 4 volte il minimo (dunque 2.062 euro lordi). 90% per chi si trova tra i 2.062 e 2.577,90 euro e 75% sulle pensioni oltre cinque volte la quota minima.