Bonus mamme, anche per quest’anno è stata confermata l’agevolazione prevista già nel 2021: quali sono i termini
Tra i tantissimi Bonus che lo Stato eroga per i propri cittadini (qui l’elenco completo), c’è anche quello che è rivolto alle mamme che rispondono a determinati requisiti.
In un periodo così difficile per tutti, in uscita da una pandemia e con una guerra in corso che ha portato inflazione, sono molte le agevolazioni messe a disposizione dallo Stato tanto che il governo ha realizzato un sito apposito, per potervi visualizzare tutti.
Anche per il 2022 è stato confermato il Bonus per le mamme. La richiesta va fatta al Comune di residenza ma viene erogato dall’Inps. Non viene dato in modo indiscriminato a tutte poiché c’è un limite Isee. Non deve essere oltre i 17.747,58 euro e non si può fare richiesta se la mamma già percepisce la Naspi
Può essere richiesto da chi ha partorito, ha avuto un bambino affido o adottato tra il 1 gennaio e il 31 dicembre 2022. Non è consentito solo alle cittadine italiane ma anche a chi lo è di Stati europei ed extraeuropei con regolare permesso di soggiorno. È comunque obbligatorio la residente.
Bonus mamme, la condizione principale
LE NOTIZIE IMPORTANTI DA NON PERDERE OGGI:
- Truffa dei bonifici: i falsi IBAN costano migliaia di euro
- Bolletta della luce vicino al menù: “La mia pizza a 10 euro”
- Bonus 700 euro sul libretto postale: di cosa si tratta davvero
La condizione principale per ottenere il bonus, però, non è solo essere mamma. È infatti rivolto a chi è disoccupata o in maternità con l’Isee basso. La durata del Bonus è di cinque mesi e l’importo può arrivare a un totale di 1.773,65 euro. Rispetto allo scorso anno gli importi mensili sono aumentati passando da 348,12 euro del 2021 a 354,73 euro di quest’anno.
I documenti da allegare
Alla domanda la richiedente deve allegare il documento di identità e il codice fiscale, l’eventuale permesso di soggiorno nel caso di madri extra-comunitarie e ovviamente l’attestazione Isee 2022 con l’Iban dove l’Inps accrediterà il sussidio.
Dal giorno del parte, c’è un tempo massimo di sei mesi per allegare la domanda. Se ci sono casi particolare dove la mamma non può chiedere il beneficio, può farlo il padre del bambino.
La gestione delle domande sarà dei Comuni che invierà tutta la documentazione all’Insp che dovrà poi gestire le erogazioni. Ma quando arriveranno poi i soldi? Dopo aver fatto la domanda passerà almeno un mese ma per l’accredito non più di due.