Tasse, Draghi e i soldi ai lavoratori: lo scontro è aperto

Tasse, Draghi e i soldi ai lavoratori durante il mandato dell’ormai ex premier: si infuoca la campagna elettorale

mario draghi soldi
foto Canva/Bonifico Bancario

Il governo Draghi è durato un anno e mezzo circa e in questi mesi non sono mancate le agevolazioni per i cittadini fino a un certo importo Isee. Anzi, per essere precisi ci sono agevolazioni delle quali hanno usufruito – come ancora oggi – anche i redditi più alti. Un esempio, l’Assegno unico e universale anche per chi ha un Isee oltre i 40mila euro, pur se nella misura minima di 50 euro al mese.

Nel pieno della campagna elettorale si parla di pensioni e aiuti ai lavoratori come il taglio del cuneo fiscale che porterà benefici ai dipendenti. E il dibattino si infamma tra i contendenti per le elezioni parlamentari.

Il 20 luglio scorso è stato l’ultimo giorno del governo Draghi, anche se ovviamente è ancora in carica fino a quando non ci sarà un nuovo esecutivo, retto da una maggioranza in parlamento. Per l’occasione il segretario del Pd Enrico Letta ha attacco gli avversari politici, ex alleati.

Tasse, la politica di Draghi elemento di discussione

LE NOTIZIE IMPORTANTI DA NON PERDERE OGGI:

In un video messaggio diffuso tramite Twitter Letta ha detto che Conte, Berlusconi e Salvani hanno fatto cadere Draghi. È avvenuto, sostiene, mentre l’ex premier, dopo l’accordo con i sindacati, stava realizzando l’importante riforma del taglio delle tasse sul lavoro.

Ciò avrebbe portato in un anno una mensilitù in più ai lavoratori ed è quello che il suo partito ha intenzione di fare in caso di vittoria elettorale. “È il cuore del nostro programma”, dice.

Il dibattito tra i leader

Bastano pochi muniti e sempre via social arriva la replica di Giuseppe Conte. “Esci dalla nostalgia, la realtà dell’agenda Draghi sono 6 euro in più al mese per i lavoratori a più basso reddito” dice, che tradotto sarebbero due colazioni in più al bar.

In effetti anche i sindacati erano stati critici dopo l’uscita delle bozze del Decreto aiuti bis e infatti il governo ha ritoccato all’insù la dote stanziata per il taglio fino a dicembre del cuneo fiscale a carico dei lavoratori. Ma non per tutti, solo per chi ha redditi fino a 35mila euro (gli stessi che hanno beneficiato del bonus 200 euro).

I benefici del nuovo intervento contro l’inflazione, ha calcolato la Cgil, per chi ha un imponibile di 660 euro al mese si sarebbe arrivato a 8 euro lordi. Per chi invece guadanga 1.000 euro lordi sale a 13 euro.

Anche Carlo Calenda ha replicato a Lette ancora su Twitter dove ha scritto, chiedendo ironicamente, se per questomo motivo ha “imbarcato” chi non ha mai votato la fiducia a Draghi. Ha sottolineato anche che sempre fino a un mese fa il Pd diceva che l’alleanza con il M5S era fuori discussione, ma il patto è stato comunque stretto in Sicilia.

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