Per il modello 730 sulle detrazioni spese mediche importanti novità: quali sono i costi che lo Stato rimborsa
Entro il 30 settembre 2022 tutti i contribuenti sono chiamati a presentare il Modello 730/2022 per la Dichiarazione dei Redditi relativi ai dati 2021. Non si dovranno comunare solo i guadagni ma anche le spese mediche detraibili. In pratica in Fisco restituisce una parte.
Tra le novità di quest’anno annunciate dall’Agenzia delle Entrate, ci sono nuove spese detraibili da inserire nella Dichiarazione. C’è il via libera per la detraibilità delle spese per tamponi e test per il Covid-19 molecolari, sierologici o antigenici. Visto il diffondersi del virus, nel corso del 2021 almeno un tampne a famiglia sarà stato effettuato.
I test che sono stati effettuati nelle farmacie possono essere detratti anche se pagati in contanti, purché la prestazione presenti i codici univoci 983172483 e 983172420.
Anche prima del Covid le spese mediche di qualunque tipo davano diritto alla detrazione d’imposta del 19% sullimporto che supera la franchigia di 129,11 euro. In pratica bisognerà sommere tutte le spese affrontate e sottrarre 129,11 euro.
Se la somma delle spese non supera la franchigia di 129,11 euro, purtroppo non si ha diritto ad alcuna detrazione. Per quanto riguarda i farmaci, invece, devono essere pagate con metodi tracciabili.
Dove c’è il diritto alla detrazione del 19% è per le spese sanitarie sostenute per l’assistenza specifica da parte del personale paramedico in possesso di una qualifica professionale specialistica.
Chi sostiene spese relative a patologie esenti dalla spesa sanitaria per conto del coniuge, dei figli e degli altri familiari non a carico e titolari di redditi bassi, (superiori a 2.840,51 euro 4.000 euro per i figli fino a 24 anni), anche in questo caso può usufruire della detrazione del 19%. Vale sulla parte che non trova capienza nell’imposta dovuta dai familiari affetti dalle predette patologie, calcolata su un importo massimo della spesa pari a 6.197,48 euro.
Modello 730, detrazioni spese mediche: l’elenco delle prestazioni
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Vediamo più in particolare quali sono le spese sanitarie che si possono detrarre.
Prestazioni da parte di un medico generico (comprese quelle di medicina omeopatica; acquisto di medicinali da banco e/o con ricetta medica (anche omeopatici); prestazioni specialistiche e chirurgiche; analisi, indagini radioscopiche, ricerche e applicazioni, terapie; ricoveri per degenze o collegati ad interventi chirurgici, trapianti; cure termali (senza calcolare le spese di viaggio e di soggiorno) acquisto o noleggio di dispositivi medici/attrezzature sanitarie come le protesi le protesi sanitarie; assistenza infermieristica e riabilitativa; prestazioni da parte di personale in possesso della qualifica professionale deputato all’assistenza di base o di operatore tecnico assistenziale diretta della persona prestazioni rese da personale di coordinamento delle attività assistenziali di nucleo e con la qualifica di educatore professionale; prestazioni rese da personale qualificato di animazione e/o di terapia occupazionale.
Quando si ottiene l’importo intero
Se le spese avvengono nell’ambito del Sistema sanitario nazionale (Ssn), la detrazione non è pari al 19% ma per l’importo intero.
Detrazione intere anche per mezzi utili all’accompagnamento, la deambulazione, la locomozione e il sollevamento di portatori di handicap o l’acquisto di sussidi tecnici e informatici volti a facilitare la loro autosufficienza e possibilità di integrazione.
Possono essere rimborsate anche le spese della compagnia assicuratrice a seguito di polizze stipulate dal contribuente o dal suo datore di lavoro.
Se nell’anno le spese sanitarie superano i 15.493,71 euro, è possibile ripartire la detrazione spettante in quattro quote annuali di pari importo.