“La banca deve rimborsarti”, dietro la telefonata c’è l’ennesima truffa

Banca, truffa del rimborso: come riconoscere quando stanno cercando di fregarci per rubare i nostri soldi dal conto

Truffa telefonata banca (foto Facebook)

Ormai siamo tutti vulnerabili e dobbiamo sempre guardarci bene dalle truffe. Ormai chi cerca di aggirare ignari cittadini usa tutti i metodi e sa bene come fare tramite le più innovative tecnologie.

C’è nuova tipologia di truffa e le banche stanno dando tutte le necesserie informaizoni ai propri clienti e dipendenti per difendersi. Diverse sono purtroppo le vittime, individuate soprattutto tra gli anziani.

È stato dato pure un nome: gli esperti antifrode l’hanno chiamata truffa dello storno. Lo schema messo in atto è infatti simili a quelli già usati in precedenza.

Banca truffa dello storno: come funziona

LE NOTIZIE IMPORTANTI DA NON PERDERE OGGI:

La vittima riceve una telefonata da un presunto operatore bancario e si presenta comunque in maniera poco chiara, senza dare ulteriori dettagli, come un intermediario che lavora per conto della banca. Si utilizzano nomi di istituti famosi, per essere più credibili.

Chi telefona fingendosi per ciò che non è, solitamente dice una delle seguenti cose. Per via di un malfunzionamento del sistema, sul conto è stato addebitato un importo che non spettava e dunque deve tornare sul conto originario.

Oppure si dice che c’è un pericolo imminente e si rischia di perdere tutti i soldi depositati: per preservarli bisogna spostarli sul un altro conto di una banca partner.

In entrambi i casi vengono illustrate nel dettaglio le modalità tramite cui agire di conseguenza e nel corso della spiegazione si chiede di fornire dati sensibili che, ricordiamo, non devono mai essere comunicati per telefono, per nessuna ragione.

Come bisogna comportarsi

Le banche stanno mettendo in allarme i propri clienti ricordando che non contattano con telefonate, sms o email per chiedere di effettuare pagamenti di storni o che bisogna aprire nuovi conti correnti o, peggio ancora, di fornire i propri dati sensibili, soprattutto quelli della carta.

Cosa fare se si riceve una telefonata del genere? Innanzitutto non seguire mai le istruzioni che vengono richieste e cercare di non dire mai “sì” perché l’affermazione potrebbe essere registrata come assenso a qualche forma di contratto verbale.

Subito dopo bisogna contattare la propria banca e raccontare cos’è successo. Se poi si è commesso l’errore di fornire i propri dati, dopo la banca è opportuno rivolgersi anche alle forze dell’ordine.

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