Terribile esperienza per una donna di 97 anni residente a Como, l’anziana stava per essere truffata con il classico trucco telefonico
“Poi, improvvisamente l’estate svaniva”, si potrebbe iniziare cosi, con la frase che fa da sottofondo alla famosa scena del cult-movie del 1982 “Sapore di Mare”, il racconto di questa brutta storia che vi stiamo per sottoporre. Una storia che vede protagonista un’anziana signora residente a Como ed i suoi familiari.
L’estate del 2022, infatti, ha ormai imboccato la curva finale del suo flusso ed in questo frangente si moltiplicano i tentativi di truffa. Il motivo lo spiega, con parole semplice, il sito ufficiale della Polizia Postale. Nei giorni finali dell’estate le persone anziane sono particolarmente sole e particolarmente fragili e pertanto sono più esposte ai rischi rispetto ad altri periodi dell’anno alle truffe.
Ed è esattamente quello che è accaduto, come detto, ad una anziana donna di 97 residente a Como e le cui generalità, per motivi di privacy e di opportunità non sono state rese note. Ecco cosa è accaduto nei giorni immediatamente a ridosso del Ferragosto.
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A raccontare la vicenda sono i nipoti della signora i quali con una lettera firmata inviata ad un quotidiano locale hanno descritto i fatti. E’ accaduto tutto il giorno di Ferragosto, il 15, quando l’anziana donna è stata contattata telefonicamente da una voce anziana che si è spacciata per una parente.
L’anziana donna, come detto 97 primavere, ha risposto con cordialità ed è finita, suo malgrado, nella rete del vishing. Il vishing ricordiamo è una tecnica usati dai truffatori con i quali, tramite una telefonata in cui vengono usate tecniche di manipolazione sociale, si carpisce la fede del malcapitato.
La presunta parente ha comunicato alla donna di essere molto malata e di aver bisogno di recarsi in Svizzera per un trapianto. Colpita nell’intimo, e spaventata, la donna di 97 anni è stata indotta in primo luogo a rivelare in quale ufficio postale aveva i risparmi ed in secondo luogo a rivelare quanti gioielli aveva in casa. Ma non solo.
I truffatori hanno indotto la donna a pesare le gioie ed in un’ultima analisi a comunicare la strada dove viveva per andare a prelevarli. Per fortuna l’anziana signora di Como ha ancora una rete familiare forte e nel corso della telefonata è stata raggiunta da figlia e nipote. Entrando in casa hanno sentito la donna molto agitata, si sono resi conto della truffa in atto ed hanno bloccato tutto segnalando poi i fatti alla Polizia Postale.