Tassista senza Pos, nuovo caso: “Altri mi hanno detto di no”

Tassista senza Pos: dopo la gelateria e il lido, ancora un episodio che infrange la legge in vigore da oltre un mese

Taxi pos (foto Facebook)

A tanti commercianti non vuole proprio andare giù che devono accettare i pagamenti con il Pos. Eppure non si tratta di una consuetudine ma di una legge.

Dal 30 giungo scorso i venditori di beni e servizi (dunque commercianti, artigiani e professionisti) non possono rifiutare il pagamento elettronico se il cliente preferisce saldare in questo modo.

La legge vuole dare un’accelerata nella lotta all’evasione fiscale. Infatti doveva entrare in vigore il 1 gennaio 2023 ma il doverno Draghi ha deciso per l’anticipo.

Tassista senza Pos, la testimonianza

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Da quando c’è l’obbligo sono tanti gli episodi accaduti in tutta Italia, soprattutto nei luoghi di vacanza. Uno degli ultimi arriva da Pavia. Un tassista della città lombarda non ha voluto accettare il pagamento con la carta e per saldare la corsa ha obbligato il cliente a prelevare al bancomat.

Questi, stanco dell’ennesima infrazione della legge, ha sporto denuncia, come racconta il quotidiano Provincia Pavese. Ricordiamo infatti che dinnanzi a un rifiuto si può chiamare subito la Guardia di Finanza al 117. Meglio se si riesce anche a documentare con un foto o un video quanto sta accadendo.

Il giornale ha raccolto la testimonianza del cliente, una donna. Ha spiegato che spesso al momento di chiamare rifiutano la corsa se il pagamento è elettronico. Ma cosa succede se la Finanza becca il commerciante che non vuole usare il Pos? È prevista una multa da 30 euro più il 4% dell’importo rifiutato.

Una sanzione forse poco dura visto che alcuni commercianti si sono detti pur disposti a pagarla. È ovvio che i guadagni in contanti (e soprabilmente senza scontrino) sono molto elevati che 30 euro più altro non è per nulla un problema.

È come successo su una spiaggia a Stintino dove la Tiktoker Rita Capparelli ha denuncia che dopo il rifiuto di pagare lettino e ombrelline con il Pos, anche il bar del lido ha detto no alla carta. Come abbiamo già detto in questo articolo, alle sue proteste e alla minacce di denunce, il proprietario ha detto che poteva chiamare la Finanza, tanto erano solo 30 euro di multa.

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