Sorpresa inattesa nel cedolino di settembre per tutti i titolari di pensioni dell’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale. Il motivo
La campagna elettorale per le elezioni politiche del prossimo 25 settembre, nonostante non sia partita ufficialmente, è già pienamente nel vivo. Ed uno dei temi sui quali il dibattito sarà decisamente aspro è quello legato alle pensioni.
Non è un mistero che tra i quattro poli che si contendono la maggioranza parlamentare ed il relativo onere ed onore di indicare al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella il futuro Presidente del Consiglio, il tema della previdenza sociale sia sentitissimo.
Se non altro perché, senza una specifica riforma, dal gennaio del 2023, torna operativa la cosiddetta Riforma Fornero. Parliamo della riforma varata dal Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale del Governo guidato da Mario Monti nel 2011. Riforma temporaneamente sospesa nell’ultimo biennio per aprire diverse finestre operative (finestre mobili) per mandare in pensione diversi contribuenti.
La Riforma Fornero, per la cronaca, è quella per cui si può andare in quiescenza solo a 67 anni, nel caso della pensione di vecchiaia, ma con l’obbligo di averne versati almeto 20 di contributi. Quella per cui la pensione anticipata, a prescindere dall’età, è possibile solo con contributi di 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne.
Pensioni di settembre, perché sono più alte del solito
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Nel frattempo però, le attuali pensioni erogate dall’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale, l’INPS, sono dannatamente ferme al palo da anni. Zero aumenti, zero rivalutazioni ed il tutto con la crisi economica in atto e l’inflazione decollata ben oltre l’8%.
Pensioni che però, in alcuni casi, nel mese di settembre 2022 vivranno un piccolo momento di gloria. Per alcune categoria di pensionati, infatti, il nono cedolino dell’anno in corso sarà leggermente più pesante.
Nello specifico lo sarà per coloro che con i cedolini di luglio e di agosto non hanno ricevuto il Bonus 200 euro. Il bonus, una tantum, varato dal Governo guidato da Mario Draghi nel cosiddetto Decreto Aiuti per sostenere i cittadini colpiti dalla crisi economica.
Lo sarà per coloro che hanno utilizzato il Modello 730 per la Dichiarazione dei Redditi e che sono andati a credito verso il Fisco italiano. Lo sarà, infine, per i pensionati INPS che non hanno ancora incassato la quattordicesima mensilità. Non parliamo di una platea ampia ma pur sempre di una platea che vivrà la ripresa autunnale con meno ansia in corpo.