Detrazioni Modello 730: se fai lavori in casa, cosa puoi detrarre

Detrazioni Modello 730, si avvicina la scadenza per la Dichiarazione: quali sono le spese che si possono recuperare

Lavori di ristrutturazione (Foto Twitter)

Manca meno di un mese e mezzo al 30 settembre, termine ultimo per la presentazione del modello 730 utile alla Dichiarazione dei Redditi. Si potranno inserire anche alcune spese da detrarre relative ai vari bonus per la casa, da quello 110% al bonus mobili: vediamo come si possono recuperare delle spese sostenuta per i lavori svolti.

Monica Azzini, direttrice dei Caf Cisl della Toscana, spiega a La Nazione che per quanto riguarda il Superbonus, per il 2021 “è possibile fruire dell’aliquota maggiorata del 110% per le spese per l’abbattimento delle barriere architettoniche”, interventi sostenuti congiuntamente a quelli di sismabonus e ecobonus.

Oltre all’inserimento nella Dichiarazione dei Redditi, l’agevolazione può infatti essere utilizzata attraverso la cessione del credito a terzi.

Detrazioni Modello 730, quali sono

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I limiti di spesa variano in base che il lavoro sia correlato o meno al Superbonus. Per lo scorso anno, ricorda Azzini, la detrazione è ammessa per il 50% della spesa fino a 96mila euro. Nel 730 del 2022, infatti, si può detrarre anche a spesa di sostituzione del gruppo elettrogeno di emergenza esistente con strumenti di ultima generazione.

Come accennato c’è anche la detrazione per il Bonus mobili e riguarda gli acquisti fatti nel 2021 e occorre aver effettuato lavori per il recupero del patrimonio edilizio. L’inizio di questi devono essere nel 2020 e 2021, non precedentemente.

In questo caso il limite di spesa cala e per il 2021 ha il limite di 16mila euro che calerà a 10mila nel 2022. Ancora più basso nel 2023, dimezzato a 5mila euro. È importante specificare che per la detrazione fa fede la data di inizio lavori e non quella del pagamento.

Altre detrazioni che riguardano i lavori di immobili che possono essere inseriti nel modulo 730 c’è quello per le facciate, pari all’90% delle spaesa totale sostenuta, ma anche il Bonus risparmio energetico e il bonus verde.

Si possono inserire anche il Bonus condominio per interventi che riguardano parti comuni di edifici condominiali. Infine il bonus acqua potabile che prevede un credito d’imposta pari al 30,37% della spesa affrontata per chi ha acquistato o installato il dispositivo.

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