Il prezzo del caffè è aumentato ovunque, da Nord a Sud: una città in particolare segna un +10%. Quali sono le cause
‘Na tazzulella e cafè, cantava Pino Daniele nel primo album Terra mia, anno 1977. Era una canzone di denuncia: beviamo l’amata bevanda mentre “non ci fanno sapere niente” e mangiano la città. Un sorso con il malaffare dietro che divora tutta, nell’indifferezza più totale.
Ora, invece, anche gustare una tazzina al bar per dimenticare il difficilissmo momento economico che stiamo vivendo tutti, ci viene in mente che molte cose non vanno. Il carovita colpisce anche il momento di relax della giornata.
Il prezzo del caffè al banco, dopo aver superato la soglia di 1 euro, è arrivato anche a 1,30 euro. La Federazione italiana pubblici esercizi, la Fipe, lancia l’allarme, annunciando che potrebbe arrivare anche a 1,50 euro.
Cafè, prezzo in aumento: dove costa il 10% in più
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Le cause sono l’aumento delle bollette di oltre il 120% e quello delle materie prime. Se poi nei 2023 dovesse scarseggiare la produzione di grani di caffè, la situazione diventerebbe ancora più difficile.
Il peso maggiore tra i rincari è quello del costo dell’energia elettrica, ha detto Luciano Sbraga, vicedirettore di Fipe. Un bar ora paga anche 12mila euro all’anno di corrente, prima 5.500 circa, ha affermato. A ciò si aggiungono tutti gli altri aumenti.
Secondo i dari, a Bologna costa il 3,6% in più ma ci sono città ancora più care: Cagliari segna un rincaro del 3,8% mentre Milano e Roma 4,8 e 5,3%. Ma il record del caffè carissimo è di Venezia da dove arriva un +10%.
Il prezzo delle materie prime tra il 2021 e l’anno in corso è aumentato del 72,4% e un ruolo lo giocano anche i cambiamenti climatici. Lo scorso anno l’anomala ondata di mal tempo che ha colpito il Brasile ha rovinato intere piantagioni di caffè che non hanno resistito alle temperature al di sotto dello zero.
Non solo le temperature particolari ma anche le calamità naturali hanno creato moltissimi difficoltà al paese che è il più grande produrroe di arabica mondiale.
Nonostante la situazione, l’aumento medio del prezzo del caffè nei bar tra il 5 e il 6%, è inferiore alla crescita dell’inflazione su base annua, che a luglio ha registrato un +7,9%.