Quello che è successo ad un turista milanese ed alla sua famiglia sembra la trama del film “Odio l’estate”: Vacanza a Gallipoli rovinata da una truffa online. Ecco cosa è successo
Il 30 gennaio del 2020 usciva in tutte le sale cinematografiche italiane il film diretto da Massimo Venier “Odio l’Estate” interpretato dal gruppo comico Aldo, Giovanni e Giacomo. Musiche di Brunori Sas. Per il pubblico quanto per la critica il film, uscito a 23 anni di distanza, rappresenta una sorta di ideale prosecuzione e completamento del discorso iniziato con il cult movie “Tre Uomini e una gamba”.
Il film, sfortunatissimo al botteghino, resta in sala pochi giorni fino al blocco di tutte le attività pubbliche per via del lockdown dovuto alla pandemia da coronavirus covid-19, vive il massimo del suo splendore nelle proiezioni sulle pay-tv dove ancora oggi, a due anni di distanza, risulta nella top-ten dei film più visti.
L’opera racconta la storia delle famiglie Baglio, Storti e Poretti che, a seguito di una truffa online, si ritrovano a non avere a disposizione la Casa Vacanze prenotata ma perfino a doverla condividerla tra di loro fino a quel momento perfetti sconosciuti. Il finale dolceamaro restituirà umanità e speranza al racconto.
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I fatti si svolgono in Puglia in una località immaginaria ma che i più attenti non faticano ad inquadrare in Gallipoli. E proprio a Gallipoli, centro di 20.000 abitanti in Provincia di Lecce, sulla costa del Salento è ambientata la storia che andiamo a raccontare.
Una storia terribilmente simile a quanto accaduto ad una turista milanese, la signora Scrimieri che dopo aver prenotato proprio a Gallipoli, una vacanza da 1390 euro (con 1000 di caparra) per se e la sua famiglia, una volta giunta in Salento ha scoperto di avere a disposizione non la casa prenotata ma un alloggio sudicio ed in pessima zona.
La turista, indispettita, ha fatto le valigie ed è tornata a Milano denunciando l’accaduto sui social. Questo fatto però le è valsa una clamorosa sorpresa. Due giorni dopo il rientro nel capoluogo lombardo il giovane vicepresidente della Sezione Turismo della Confindustria di Lecce, l’albergatore di Gallipoli Fernando Nazaro ha contattato la signora per offrirle, a sue spese, un soggiorno nel suo albergo situato nella Baia Verde.
Un gesto di cortesia istituzionale ma anche di grande intelligenza volta a dimostrare che a Gallipoli gli imprenditori del turismo disonesti sono l’eccezione.