Brutta botta per la pizza di Briatore: la classifica non mente

La pizza di Briatore non riceve il riconoscimento nonostante il grande clamore mediatico delle scorse settimane

Pizza Briatore
Foto Facebook

Per quasi tutto giugno si è parlato della pizza di Briatore e del costo non accessibile a tutti, anzi. La classica pietanza italiana e napoletana in particolare è nota per il costo contenuto. Con l’inflazione anche la storica Margherita è passata dao precedenti 4-4.50 euro a 6 euro circa, ma per le storiche pizzerie di Napoli è inimagginabile un prezzo di 60 euro.

Nonostante sia questo il costo della pizza da Briatore, nella classifica aggiornata al 2022, stilata dalla 50 Top pizza Italia quella del noto imprenditore non rientra neanche tra le prime 100, dal Nord al Sud.

Chissà quale sarà la reazione dei pizzaioli del capoluogo campano che avevano polemizzato con Briatore, dopo che questi si era domandato com’è possibile vendere un prodotto pregiato a un prezzo così basso.

Crazy Pizza di Briatore ha quindi avuto una pesante bocciatura. Avere un buon piazzamento in classifiche del genere è importante perché i turisti, quando cercano un buon ristorante, le tengono molto in considerazione.

Pizza di Briatore fuori classifica: chi primeggia

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Ma chi primeggia dunque in questa graduatoria così particolare? In testa tra le 100 migliori pizzerie italiane del 2022 ovviamente trionfano i maestri campani. Primo posto per I Masanielli di Caserta seguita da una storica napoletana, 50 Kalò. Ottimi piazzamenti anche per altre realtà che si trovano ovunque per lo stivale ma a trionfare ci sono le pizzerie campane.

Ma riprendendo una delle polemiche dell’estate, quando costa la pizza Margherita nelle attività premiate dalla classifica? Lontanissimi i prezzi stratosferici di Briatore: un’ottima pizza con pomodoro, mozzarella e basilico costa solo 6 euro.

Crazy Pizza ha certamente avuto un grande tornaconto mediatico. Pur se criticata la sua attività ha ricevuto una grande pubblicità come per ogni ristorante di lusso che pratica prezzi altissimi per prodotti che altrove costa poco.

Nella classifica la prima pizzeria non campana è alla quarta posizione, I Tigli di San Bonifacio Veneto in provincia di Verona, che si piazza tra 10 Diego Vitagliano di Napoli e Francesco e Salvatore Salvo sempre di Napoli, rispettivamente terzo e quinto posto.

Sesta posizione per Seu Pizza a Roma, settima per La Notizia 94 di Napoli. All’ottavo posto 180grammi Pizzeria Romana, nono Dry Milano e decimo Cambia-menti di Ciccio Vitiello di Caserta. Nelle prime dieci posizioni, sei sono occupate da attività campane.

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