Bonus Chef, ok in Parlamento: aumentano investimenti e formazione

Il tanto atteso decreto attuativo per dare fiato e gambe al cosiddetto Bonus Chef finalmente è realtà. Ecco come funziona e chi ne ha diritto

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Bonus Chef (Foto Twitter)

La fine del Governo guidato da Mario Draghi e con esso la chiusura anticipata della Legislatura iniziata nel marzo del 2018 ha portato, con se, una importante novità per il settore delle ristorazione. Ecco di cosa si tratta.

Con l’avvento nel febbraio del 2020 della pandemia da coronavirus covid-19 il Governo guidato da Giuseppe Conte è stato costretto a varare una misura straordinaria per l’Italia, il lockdown. Ricordiamo tutti, con un misto di paura ed orrore, i due mesi da marzo a maggio 2020 quando non si poteva uscire di casa se non per le attività essenziali.

Il lockdown ha costretto tutte le imprese italiane a fermarsi ed ha colpito, suo malgrado, con particolare violenza l’edilizia, il turismo e la ristorazione. Per questo motivo quando è stato possibile i primi provvedimenti di bonus e ristoro varati dallo Stato italiano sono stati rivolti proprio a quei settori.

Ma mentre nel settore dell’edilizia i Bonus sono entrati immediatamente in vigori riscuotendo come nel caso del Superbonus 110% un successo enorme nel settore del turismo e della ristorazioni ci si è incartati in provvedimenti poco efficaci e nella difficoltà persino di individuare i codici Ateco verso i quali erogarli.

Il Bonus Chef adesso è realtà: come funziona

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Bonus Chef (Foto Twitter)

LE NOTIZIE IMPORTANTI DA NON PERDERE OGGI:

Uno in particolare, il cosiddetto Bonus Chef, ha dovuto attendere quasi un anno per essere approvato e due per entrare in vigore in maniera effettiva. Ma come detto, uno degli ultimi atti del Governo Draghi è stato proprio quello di varare il decreto attuativo e di renderlo operativo.

Ma cos’è il Bonus Chef? Il Bonus Chef o Bonus Cuochi è una misura non straordinaria, quindi stabile per almeno tre anni, che prevede un credito di imposta di ben il 40% per le spese sostenuti per la formazione dei cuochi (e degli addetti alla ristorazione in generale), per l’acquisto di macchinari destinati alla conservazione degli alimenti, ma solo se di classe energetica elevata, e per l’utilizzo (anche in comodato d’uso) di quelli adibiti alla cottura dei cibi con metodologie a basso impatto energetico.

“Il Bonus Cuochi – hanno spiegato nella conferenza stampa di presentazione del decreto attuativo lo chef Alessandro Circiello in rappresentanza della Federcuochiè uno strumento concreto per i cuochi”

Il passo successivo, ma ormai se ne parla per la prossima Legislatura, sarà quello di creare la Certificazione del Cuoco uno strumento necessario a creare in maniera definitiva e certa una figura professionale stabile, riconosciuta qualificata e soprattutto con un codice Ateco univoco.

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