Un bonus diverso da quello dei 200 euro al quale può essere sommato. Chi ha diritto e come si può spendere
In questi mesi gli italiani stano soffrendo l’aumento dei prezzi. Secondi i dati dell’Istat, a giugno l’inflazione registrata è all’8% e le previsioni per il futuro non sono affatto positive.
In autunno tutti useremo di più luce e gas e le bollette hanno già subito pesanti rincari. La situazione è così complicata che il governo con il Decreto aiuti I (approvato a maggio, in questi giorni è arrivato il via libera al secondo), ha inserito il bonus 200 euro.
Previsto per lavoratori e pensionati che nel 2021 hanno dichiarato massimo 35mila euro, anche nel secondo Decreto ci sarà l’aiuto, ma non è l’unico.
Tra crisi economica che ci trasciniamo dal 2008 ed effetti del Covid, la guerra in Ucraina ha complicato le cose e i prezzi delle materie prime sono schizzati alle stelle. Benzina e diesel si sono stabilizzati su circa 2 euro a litro. Nelle ultime settimane c’è stato qualche miglioramento, i prezzi sono calati un po’ e ad alcuni distributori è possibile pagare un litro anche poco pià di 1,8 euro.
Bonus benzina: chi può averlo
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Parliamo comunque di tariffe care e con gli stipendi bassi si fa sempre più difficoltà ad arrivare a fine mese. Per correre in soccorso di chi tutti i giorni è costretto a utilizzare l’auto, il governo ha creato il bonus di 200 euro per i carburanti.
A differenza della tantum con il limite di 35mila euro, in questo caso non c’è un tetto di reddito. A farne richiesta, però, sono i lavoratori dipendenti, ma di aziende private.
Il motivo è che il bonus è volontario, non c’è l’obbligo. Lo eroga direttamente l’azienda che poi lo detrae dalle tasse, ma può anche decidere di non concederlo. Viene dato al lavorotore sottoforma di ticket e si può sfruttare entro il 31 dicembre 2022.
L’Agenzia delle Entrate ha spiegato bene nel dettaglio il funzionamento del bonus. Il voucher non può essere sostituito con altri eventuali premi di risultato perché è un sussidio solo per il carburante riconosciuti dal datore di lavoro. Siccome è rivolto solo ai dipendenti privati, le aziende che si affidato a consilenze di professionisti o collaboratori esterni, non possono erogarlo a queste categorie.
Infine, il bonus è esentasse. In pratica l’esenzione dalla tassazione può valere fino all’importo massimo di 458,23 euro.