Rimborsato per servizio online, in quali casi il cliente è nella posizione di poter chiedere i soldi al fornitore di servizi
Quando è possibile chiedere e ottenere un rimborso per un servizio acquistato online ma non usufruito? Oggi molti contratti si stipulano sul web, senza che ci sia necessariamente un incontro dal vivo tra le parti.
Poniamo in caso dell’attivazione del servizio per alcuni mesi. Quando poi c’è il rinnovo, dopo un po’ di tempo il cliente cambia idea perché si ritiene insoddisfatto.
Chiede dunque il rimborso per la differenza tra il prezzo pagato e il servizio usufruito. Lo può fare? Cosa dice la legge?
Rimborsato per servizio online: quando è possibile
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La norma consente al consumatore il diritto di recesso dal servizio acquistato online purché la volontà di chiudere l’accordo venga comunicata alla controparte (a mezzo di raccomandata a.r.) entro 14 giorni dalla conclusione del contratto. Non è neanche necessario fornire una motivazione del recesso. Semplicemente il cliente non vuole può usufruire di quel servizio.
Il diritto di recesso può essere escluso dal fornitore di servizio se l’esecuzione del contratto ha avuto inizio con l’accordo espresso del consumatore e con l’accettazione della perdita del diritto di recesso da parte del cliente.
Con l’impossibilità di sfruttare il diritto di recesso se ad esempio scadono i 14 giorni, non c’è neanche il diritto dell’acquirente di chiedere il rimborso per le prestazioni non usufruite. Trascorso quel periodo, il contratto deve essere rispettato ambo le parti fino all’ultimo.
L’unica possibilità da parte del cliente è far valere l’inadempimento contrattuale da parte di chi eroga il servizio, ma qualora ciò fosse avvenuto, non è facile dimostrarlo.
Il fatto che il cliente si senta insoddisfatto non sempre significa che il servizio non sia stato erogato come da contratto. Se c’è una grave inadempienza, in quel caso si può anche passare ad azioni legali, ma il problema è sempre la prova. In sintesi, se non si riesce a dimostrare ciò che si sostiene, anche se non si vuole proseguire con il contratto, la risoluzione è difficile da ottenere.