Bonus 200 euro ai professionisti, la misura è attesa da giugno quando entro il 17 doveva esserci il Decreto attuativo: cosa succede ora
Sono circa 80 milioni a disposizione per 400mila domande. Le richieste per ottenere il Bonus 200 euro non possono essere di più per chi pratica la libera professione ed è iscritto ad ordini professionali e alle casse di previdenza private.
Lo prevede la conversione in legge del Decreto Aiuti, uno degli ultimi atti sul quale è al lavoro il governo Draghi. Anche se dimissionario lavora per gli affari correnti, soprattutto considerando la situazione economica e quello che verrà in autunno.
Ma chi potrebbe andare la fetta più grande della torta? Agli avvocati poiché gli iscritti all’ordine sono circa 150mila. Saranno quasi quasi 500 milioni di euro le risorse a disposizione, divisi con gli altri iscritti alla gestione separata Inps.
LE NOTIZIE IMPORTANTI DA NON PERDERE OGGI:
I soldi arriveranno nel modo stabilito dal ministero del Lavoro che con quello dell’economia già prima del 17 giugno avrebbe dovuto realizzare il Decreto attuativo per il primo bonus ricevuto questo mese da pensionati e molti lavoratori.
Ricordiamo che i beneficiari sono pensionati, lavoratori dipendenti, disoccupati e percettori del Reddito di cittadinanza. Un requisito è il reddito massimo nel 2021 fissato a 35mila euro.
La platea prevede anche autonomi della gestione separata Inps e i liberi professionisti ordinistici delle Casse privatizzate: i 500 milioni per questi ultimi verranno ripartiti dal decreto che ora è ancora in bozze.
Finché il decreto non sarà pubblicato non è chiaro quanti potranno richiedere il bonus ma la platea è vicina alle stime. Le domande dei professionisti alle Casse sul reddito di ultima istanza sono state poco più di mezzo milione (513.882 per la precisione), ma con una soglia di reddito di almeno 50mila euro.
I dati delle Casse sugli iscritti nel 2021 non è nota ma secondo il Sole 24 Ore nel 2020 erano meno di 35mila euro oltre 327mila gli iscritti all’Ordine degli Avvocati, dei Commercialisti e dei Consulenti del Lavoro. Con ogni probabilità per garantire parità di accesso verrà allestito una sorta di click day, ossia il giorno in cui tutti online potranno presentare la domanda.