Debito con il Fisco: ora c’è un nuovo modo per eliminarlo

Debito con il Fisco: il Decreto aiuti prevede la possibilità di elimare del tutto quanto dovuto applicando un metodo

Fisco scadenze giugno
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L’approvazione del Decreto aiuti della settimana scorsa, non votata dalla principali forze di maggioranza che ha poi portato alla caduta del governo, sta comunque producendo i suoi effetti per gli obiettivi preposti.

Uno di questi riguarda i debiti e i crediti verso la Pubblica Amministrazione, rendendo più semplice ai cittadini la possibilità di utilizzare un proprio credito per coprire la cifra dovuta al Fisco.

La norma modificata prevede l’istituto della compensazione tra i debiti che il debitore ha nei confronti del’erario e i crediti che può spendere per saldarli, anche attraverso prestazioni professionali.

Quanto previsto dal Decreto aiuti è che i crediti per essere utilizzabili a compensazione dei debiti. Questi devono essere  certi, liquidi, non prescritti, esigibili e maturati nei confronti della Pubblica Amministrazione per somministrazione, forniture, prestazioni professionali o appalti. Infine devono essere accertati dalla stessa Amministrazione a favore della quale sono stati effettuati i lavori.

Debito con il Fisco, come fare per la compensazione

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Dunque se il credito nei confronti dello Stato ha queste caratteristiche, può essere utilizzato per compensare le somme dovute per carichi affidati all’agente della riscossione e riportati in cartelle di pagamento.

Le modifiche saranno applicate alle domande presentate da quando la legge è entrata in vigore ma anche nei confronti delle somme da riscuotere affidate all’agente di riscossione successivamente al 30 settembre 2013 o a quelle affidate entro il 31 dicembre del secondo anno antecedente a quello in cui è già stata richiesta la compensazione.

Ma come procedere per ottenere ciò? La procedura da seguire per richiedere la certificazione è disponibile sul sito del dipartimento della Ragioneria generale dello Stato.

Dopo che la certificazione è stata ottenuta, il debitore avrà la possibilità di utilizzarla per compensare il proprio debito, in maniera totale o parziale. Sarà dunque estinto ma solo dopo che siano stati effettuati i controlli di validità della certificazione.

La certificazione dovrà essere utilizzata per presentare l’istanza di compensazione all’Ader, Agenzia delle Entrate Riscossione, che verificherà la conformità della certificazione e potrà così procedere alla compensazione. Se l’esito sarà positivo, ci sarà rilascio dell’attestazione di pagamento.

L’articolo 20-ter del decreto Aiuti abroga la disciplina speciale della “compensazione provvisoria”, che si riferiva anche al pagamento con la compensazione dei crediti.

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