Bonus climatizzatori 65% è una delle tre opzioni che prevede l’agevolazione. Le altre sono al 50% o per l’intera cifra
Il caldo asfissiante ormai è diventato un caso di Stato perché siamo in piena emergenza climatica. La questione però si intreccia strettamente con l’economia: maggiori sono i costi energetici con l’inflazione alle stelle e non tutti i cittadini possono permettersi di pagare di più sulle bollette o comprare un condizionatore
Il Fisco tende la mano con delle agevolazioni. Una è pari al 50% o al 65% del costo totale del condizionatore. Per ottenerlo le procedure sono abbastanza semplici e non si richiedono lunghe procedure.
Un’altra agevolazione prevede il beneficio al 110% ma in questo caso l’iter burocratico è più complesso. Per installare nuovi condizionatori d’aria estivi con pompa di calore su unità immobiliari residenziali, si può beneficiare del 50% di sconto, nel limite di spesa di 96mila euro. Non è necessario sostituire i vecchi climatizzatori.
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Per beneficiare dell’ecobonus al 65% per la pompa di calore ad alta efficienza, su qualunque immobile e con un limite di detrazione di 30mila euro, è necessario sostiuire l’impianto già esistente. In alternativa, su qualunque immobile, con un limite di detrazione di 30mila euro, ma con la sostituzione dell’impianto precedente. Non c’è bisogno di aprire un’autorizzazione edilizia in Comune, Cila o Scia, ma solo conservare una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà che attesti la il lavoro.
Dal 1 luglio 2020 si può beneficiare del super ecobonus del 110%, come interventi “trainanti” o “trainati”, ma bisogna rrispettare le relative condizioni soggettive, oggettive e temporali, con iter come detto più complessi. C’è il Cilas per il miglioramento di almeno due classi energetiche dell’edificio e l’Ape iniziale e a quella finale e ai requisiti tecnici di congruità.
Per quanto riguarda il bonus casa del 50%, per l’installazione di condizionatori d’aria solo se con pompa, il limite di spesa è di 96mila euro con sconto di imposta massimo di 48mila euro. In alternativa si può sfruttare l’ecobonus ordinario del 65% per la sostituzione, integrale o parziale, di impianti di climatizzazione invernale con pompe di calore.