Conto in banca, cosa succede si alla giacenza media risulta questa soglia: una soluzione al problema c’è ed è legale
Risparmiare è diventato sempre più difficile visto quanto costa oggi la vita. La spesa al supermercato è cambiata perché prima con gli stessi soldi compravamo molte più cose. La benzina e il diesel si sono stabilizzati sui 2 euro al litro: fino all’8 agosto ci sarà lo sconto di 30 centesimi grazie agli effetti del taglio delle accise voluto dal governo, ma è necessario che il provvedimento venga prolungato.
Oggi tutti abbiamo una carta in tasca, per l’accredito dello stipendio (per chi ha la fortuna di avere un lavoro) o la pensione, il versamento della Naspi (la disoccupazione) e gli acquisti online. Se finalmente dopo molto tempo riusciamo a trovare un lavoro stabile o ad andare in pensione dopo una vita, dobbiamo stare attenti agli accumuli sul conto.
Il governo incentiva l’uso dei pagamenti elettronici. I cittadini possono partecipare alla Lotteria degli scontrini o al Cashback che potrebbe ritornare un vigore, ma tutto dipende dal destino del governo Draghi. L’esecutivo ha anche previsto multe per commercianti, professionisti e artigiani che non accettano i pagamenti con la carta.
Conto in banca, quale tassa di paga e come evitarla
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A ben vedere sono regole positive non solo perché contribuiscono a sconfiggere l’evasione fiscale, ma aiutano anche il cittadino a non pagare una tassa. Dicevamo che risparmiare oggi è un obbligo visto che tutto costa di più, ma non facile e se accumuliamo troppo sulla carta, dobbiamo anche pagare.
In realtà non si tratta di una cifra molto grande ma in questi tempi non è proprio gradevole. Può piacere o meno dieci anni fa il governo di Mario Monti introdusse la legge sull’imposta di bollo. Se su un conto la giacenza media è di oltre 5mila euro, al 31 dicembre di ogni anno si paga un’imposta di 34,20 euro. Per le aziendaè invece pari a 100 euro.
Esiste però un modo per eludere la tassa ed è perfettamente legale. Basta cercare di tenere bassa la giacenza media. O tutte le spese si affrontano utilizzando la carta oppure si fanno degli investimenti. L’imposta infatti si paga sul denaro liquido presente sul conto ma non sulla somma investita.
Anche per questo motivo le banche in questo periodo propongono tantissimi investimenti. Un’alternativa potrebbe anche essere aprire una polizza assicurativa privata, assicurandoci che quel soldi siano esentasse. Infine si può versare una parte del conto su Buoni postali, non libretti perché questi vengono calcolati per l’Isee e si rischierebbe poi di alzare la soglia dell’Indicatore.