Bonus carburante, interviene il Fisco: cosa ci aspetta adesso

Bonus carburante, chiarimenti su come potrà essere usato e in quali modalità: i dettagli dell’agevolazione

Bonus benzina
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Sono finalmente arrivati dei chiarimenti da parte dell’Agenzia delle Entrate in merito al cosiddetto bonus carburante. Un po’ di confusione era nata perché il valore massimo dell’agevolazione è di 200 euro e in tanti si erano confusi appunto con il bonus 200 previsto dal Decreto aiuti (e che potrebbe essere replicato tra agosto e settembre).

La aziende private, a propria discrezione – quindi senza nessun obbligo – possono fornire voucher di massimo 200 euro ai propri dipendenti per il carburantem è spiegato nella Circolare n. 27 del 14 luglio 2022. Un primo punto è dunque chiaro, i dipendenti pubblici sono esclusi dall’agevolazione.

Bonus carburante, le aziende che possono fare richiesta e i tempi

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Ma quali aziende in particolare possono erogare il bonus? Gli enti pubblici economici, soggetti che non svolgono attività commerciale, e anche lavoratori autonomi.

A differenza del bonus 200 euro, non ci sono limiti di reddito. Il documento dell’Agenzia delle entrate specifica anche che è riservato solo ai lavoratori dipendenti, dunque sono esclusi anche eventuali collaboratori o consulenti delle società private.

Il costo è interamente deducibile per l’impresa e per il beneficiario si può sommare ad eventuali altri beni e servizi che vengono erogati nello stesso periodo d’imposta.

Ci sono due modi per poterne usufruire dell’agevolazione. Il primo è il semplice buono di benzina, il secondo è un benefit aziendale per il dipendente. In pratica deve essere rilasciato sottoforma di ticket e c’è tempo fino al 31 dicembre 2022 per spenderlo.

È un aiuto che in un certo senso invoglia a usare la macchina e dunque non è propriamente in linea con le politiche ambientaliste. Però per molti cittadini usare l’auto è indispensabile e in un periodo di forti rincari l’aiuto è come una manna dal cielo.

Al momento sia benzina che diesel costano circa 2 euro al litro. Dopo le polemiche dei mesi scorsi quando il prezzo stava aumentando pericolosamente, ora la taraffa si è stabilizzata. Fino al 3 agosto sarà in vigore il decreto del governo che prevede il taglio dell’accisa di 30 centesimi su ogni litro. Non è escluso che ci sarà un’ulteriore proroga del decreto.

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