Risparmiare sulle bollette è una necessità anche di chi ha un Isee un po’ più alto e non riesce ad ottenere le agevolazioni: come fare
Da quest’anno molte più persone presentano l’Isee per ottenere le agevolazioni. Il governo per fronteggiare la crisi economica (prima causata dal Covid, poi dall’aumento dei prezzi energetici acutizzati dalla guerra), ha istituito vari bonus. Mentre per ottenere alcuni non è indispensabile presentare il documento, per altri invece lo è.
Per fare un esempio che indica anche come sia ora fondamentale fare l’Isee, anche da parte di famiglie che non l’hanno mai fatto, prendiamo il bonus sociale. È quello che consente di avere gli sconti automatici in bolletta. Prima bisognava rientrare in una fascia al di sotto di 8.265 euro, ora la platea dei beneficiari si è allargata, e ottengono il bonus anche chi sta a 12mila euro.
Chi guadagna poco più, però, certamente non può definirsi ricco, ma è escluso dalle agevolazioni. Come fare allora per abbassare l’Isee? Innanzitutto sgombriamo subito il campo da un equivoco: i consigli che segueno sono perfettamente legali. Sono modi che prevede la legge.
Come risparmiare sulla bolletta modificando l’Isee
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Nell’Isee corrente, rispetto all’Isee ordinario che si presenta a inizio anno, si basa solo sui redditi percepiti negli ultimi mesi. Fotografa quindi una situazione più reale e permette di dimostrare l’eventuale variazione o perdita del lavoro o se ad esempio un sussidio che prima veniva erogato ora ha cessato la sua funzione.
L’Isee corrente può abbassare l’ordinario in qualsiasi momento dell’anno quando dunque si presentano variazioni economiche, sia di redditi che di patrimonio del richiedente. Perciò attenzione a ogni minimo cambiamento. Se un membro della famiglia che produce reddito lascia l’abitazione (classico esempio, un figlio che si sposa), il suo stipendio non contribuirà più alla ricchezza della casa e dunque è una varizione importante.
Idem se è percettore di un tipo qualsiasi di sussidio e cambia residenza, oppure se il lavoratore diventa pensionato. Insomma, tutte le novità che portano “meno soldi” in casa vanno comunicati perché le soglie per ottenere le agevolazioni sono molto stringenti e anche un solo centesimo può far rientrare o meno in un’agevolazione.
Ricordiamo infine che dichiarare il falso è un reato. Negli ultimi anni molti sono stati realizzati con il Reddito di cittadinanza. Finte residenze sono state create in modo che il beneficiari risultasse unico residente in una casa ma in effetti continuava a vivere in famiglia. Sono situazione che se scoperte, portano a dure sanzioni.