Il bonifico bancario quando viene effettuato è sotto l’occhio vigile del Fisco. Come procedere per non avere problemi
Nell’era digitale che stiamo vivendo tutti abbiamo una carta in tasca, che sia di credito o di debito. Ciò significa che ognuno di noi almeno una volta nella vita ha avuto a che fare con un bonifico, in entrata o in uscita.
A differenza di qualche decennio fa ormai siamo molti di più a usare questro strumento per il passaggio di denaro da un conto a un altro. La sparenza del Fisco è che questa pratica si diffonda sempre di più. Questo genere di pagamento infatti, come il Pos, ha di positivo la tracciabilità e riduce l’evasione fiscale e il riciclaggio.
Quando effettuiamo un bonifico è indispensabile inserire alcuni dati del beneficiario (chi riceve i soldi) come il nome, il cognome, l’Iban è la causale. Come suggerisce il nome stesso di questa volte, è la causa che spiega perché inviamo questi soldi. Sono diverse le causali che si possono inserire in un bonifico bancario per spiegare il motivo del traferimento.
Per eseguire il bonifico bancario in filiale bisogna compilare un modulo e pagare una commissione. Fare invece un bonifico è più facile e si risparmia tempo perché si può restare comodamente seduti a casa, e anche soldi perché non sono previste commissioni.
Bonifico bancario, quali sono le causali corrette
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Le causali specifiche che giustificano davanti al Fisco il motivo del passaggio di soldi possono essere regalia, ad esempio in occasione di un matrimonio oppure da inviare ai figli.
Saldo per prestazioni, specificando per quale lavoro si sta ricompensando l’artigianale o il libero professionista. Pagamento affitto oppre anche “prestito infruttifero in favore di… ” con il nome della persona benefciaria alla quale si stanno prestando i soldi. Altri tipi di causali possono essere pagamenti spese casa oppure affitto.
La legge prevede la possibilità di modificare la causale, sanza che possano esserci problemi con il Fisco. Si può cambiare, annullando l’ordine del bonifico e rifacendo tutta l’operazione.
Ci sono perà degli orari da rispettare per poter rifare tutto. L’operazione va rifatta entro le 17:30 dello stesso giorno in cui il bonifico è stato eseguito. Se fatto dopo quell’ora, si può cambiare entro le 24. Se il bonifico viene disposto il venerdì dalle 17:30 in poi, il tempo massimo è entro le 24 della domenica.