Sembra l’incipit di una serie tv un po’ banale, di quelle che si vedono a stomaco pieno, mezzi addormentati e mezzi svegli tanto per passare il tempo ma è realtà: riceve 330 volte lo stipendio e reagisce cosi.
Sognare di guadagnare di più non è forse uno dei desideri più comuni di ogni lavoratore? Ore ed ore passate a sgobbare, spesso per uno stipendio inadeguato. Un giorno ti alzi, fai una doccia, come fai di solito, vai a fare colazione come ogni mattina e, sempre come ogni mattina della tua vita da anni, esci di casa per andare a lavorare.
Un giorno come un altro insomma, copiato ed incollato nella tua vita, come centinaia di altri suoi gemelli. Assolutamente nulla di speciale, salvo che è giorno di paga. A fine turno, quindi, aspetti pazientemente che tocchi a te, per il ritiro della busta con dentro il tuo sudato stipendio. La apri e… Boom.
La cifra è sbagliata. Ma non sono di meno, no. Sono di più, 330 volte lo stipendio che prendi ogni mese da non sai neanche tu più da quanto. Certamente un errore di battitura, nato da un banale momento di distrazione. Ma intanto quei soldi sono nelle tue mani.
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Sembra l’incipit di una serie tv un po’ banale, di quelle che si vedono a stomaco pieno, mezzi addormentati e mezzi svegli tanto per passare il tempo.
Ma, caro lettore, non è assolutamente frutto di fantasia. Parliamo di quello che è realmente successo, poco tempo fa ad un fedele dipendente del “Consorcio Industrial de Alimentos S.A.”, in Cile.
L’uomo, che normalmente recepiva una busta paga di 500mila pesos. Questi regolati sulla valuta europea, corrispondono a poco più di 500 euro. Si è trovato quindi sul conto una cifra che, sempre portata sul piano europeo, corrisponde a 170mila euro circa.
Venuto a conoscenza dello sbaglio, ha subito chiesto chiarimento, facendo notare l’erronea cifra a chi di competenza. Ma, nel tentativo di sistemare quella che, probabilmente, ora risulta essere una delle sviste più costose nella storia dell’azienda, l’uomo viene lasciato solo. E nel silenzio ha il tempo di riflettere. Prende velocemente una decisione drastica, che condizionerà tutta la sua vita, e alza i tacchi.
Esce dalla porta dalla quale era entrato poco prima, vestito delle migliori intenti possibili. Poche ore dopo manda, al Consorcio Industrial de Alimentos, una lettera di dimissioni. Poi fa perdere le sue tracce. L’uomo, infatti, è ancora ricercato, e sopra di lui pende, come un’affilatissima spada di Damocle, l’accusa di appropriazione indebita di denaro, nelle tasche, 165.398.851 pesos.