Bonus 200 euro per le Partite Iva: brutte notizie, ma potrebbe arrivare

Bonus 200 euro per le Partite Iva: i liberi progessionisti restano ancora in attesa mentre l’inflazione galoppa

Bonus 200 euro Partita Iva
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Chi ha la Partita Iva ha molti svantaggi. Non ha diritto a ferie, permessi o malattie. O meglio, è libero di staccare la spina quando vuole ma nella maggior parte dei casi significa non guadagnare. I contributi vanno versati da soli, tutele non ce ne sono e quando si tratta di ricevere qualche aiuto dallo Stato si è gli ultimi della lista.

La storia si sta ripetendo in questi mesi con il bonus 200 euro. A luglio sono arrivati i primi soldi a dipendenti pubblici, privati e pensionati. Altre categorie dovranno fare domanda e avranno i soldi a ottobre. Per gli autonomi e le Partite Iva, invece, al momento non sono neanche state scritte le regole.

Entro il 17 giugno si attendeva il decreto attuativo del Ministero del Lavoro e dell’Economia che avrebbe messo nero su bianco i requisiti per ottenere il bonus, se e come fare la domanda ed entro quanto tempo. Ma sono ormai trascorse ormai tre settimane e i professionisti restano in attesa mentre l’inflazione ha un passo molto più rapido della burocrazia.

In realtà ci sono dubbi anche sul fatto che il bonus possa essere di 200 euro. Il fondo messo a disposizione dal Decreto aiuti approvato dal Consiglio dei Ministri il 2 maggio 2022 è costituito da 500 milioni di euro.

Bonus 200 euro, quando sarà erogato?

Siccome deve coprire anche i percettori del Reddito di Cittadinanza, della Naspi (la disoccupazione), gli autonomi senza Partita Iva, i venditori a domicilio e i collaboratori domestici, si teme che i soldi non bastino e che chi prenderà il bonus per ultimo cronologicamente, percepirà anche meno di 200 euro.

Lo scorso 21 giugno è intervenuta sul tema la sottosegretaria al Ministero dell’Economia, Maria Cecilia Guerra. Aveva dichiarato che il decreto attuativo “è in avanzata fase di predisposizione” e che se ne stavano accupando al Ministero del Lavoro.

Insomma, chi ha delle spese per portare avanti la propria attività autonomamente, che sia iscritto alla gestione separata Inps o presso gli enti professionali, resta ancora a bocca asciutta. Forse i soldi arriveranno a fine anno quando l’8% di inflazione rilevato a giugno dall’Istat sarà arrivato a doppia cifra. A quel punto il valore di 200 euro sarà ancora più basso.

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