Tra i modi di fare cassa utilizzati dai Comuni italiani uno dei più cospicui, e più contestati, sono le sanzioni, in particolare la multa dell’autovelox. Ecco un modo legale per non pagare.
Come si fa a non pagare una multa per autovelox? Esiste veramente la possibilità di scegliere di non pagarla? Ecco le motivazioni che potrebbero permetterci di non farlo.
Molte indicazioni in tal senso le troviamo direttamente nelle sentenze dei giudici, sentenze che fanno giurisprudenza e che pertanto possiamo prendere ad esempio pratico.
Sapevate, ad esempio, che l’autovelox, per poter effettuare multe valide, deve essere ben esposto? Deve essere inoltre dichiarato e perfettamente visibile da chiunque impegno il tratto di strada dove agisce.
Da segnalare inoltre che per rendere la multa legittima, secondo la sentenza n. 210/2022 del Giudice di Pace del piccolo comune campano di Guardia Sanframondi, in Provincia di Benevento, l’apparecchio di rilevamento della velocità, deve essere “innegabilmente presente e quindi per tempo segnalato”.
Se così non fosse, chiunque avesse visto comparire nella propria cassetta delle lettere una contravvenzione, con oggetto il superamento dei limiti di velocità, avrebbe diritto a presentare ricorso a chi di dovere. Lo scopo chiaramente è quello di contestare la multa e, conseguentemente, di tentare di farla annullare.
Multa con autovelox, la “dritta” per non pagare
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Ma cerchiamo di capire esattamente cosa significa, per un giudice, “postazione visibile e precedentemente segnalata”.
Prendiamo i dettagli della sentenza precedentemente citata. L’uomo che ha sporto ricorso a Guardia Sanframondi afferma che, il rilevatore di velocità dove lui ha preso la multa non era non solo propriamente segnalato, ma era posto addirittura in cima ad un palo in una posizione certamente non visibile dal punto di vista di un guidatore.
Ogni individuo in possesso di regolare licenza di guida infatti sa, che, su strada, non ci si può curare di quello che accade al di fuori della carreggiata. Ogni distrazione è estremamente pericolosa, a prescindere dalla velocità portata dal mezzo. E, l’autovelox preso in questione non solo era posto in un luogo troppo alto per essere notato dall’interno di una regolamentare autovettura.
Questo era addirittura posto al di fuori della carreggiata, al di là del guard rail. Al di fuori di almeno due metri da esso. Venendo direttamente contro al principio dettato dall’Art. 142 comma 6-bis del codice della Strada.
Questi dichiara, senza mezzi termini che, i dispositivi di rilevamento della velocità, meglio noti come autovelox, per essere regolamentari, devono essere ben visibili dalla postazione di guida, e quindi, segnalati in modo adeguato tramite cartelli e sistemi di segnaletica luminosa.