Attenzione a non inoltrare alcun bonifico: truffa sicura se dovesse riguardare questo aspetto. Come vi contatteranno e cosa vi diranno.
Attenti al bonifico truffa: ci sono segnalazioni da parte di chi purtroppo è cascato in una brutta trappola ed al termine di tutto questo è rimasto alleggerito di svariate migliaia di euro.
La cosa riguarda una proposta di acquisto alquanto particolare, ma che si presenta sin da subito troppo conveniente per potere corrispondere al vero. Per cui, nel caso in cui vi dovesse capitare di leggere di un invito ad inoltrare un bonifico, quella è una truffa.
Se la cosa riguarderà una situazione in particolare, non pensate minimamente di compilare alcun bonifico, la truffa è servita. È coinvolta una grossa somma di denaro, in realtà troppo bassa per assolvere allo scopo alla quale viene associata ma pur sempre grossa considerando l’attuale convergenza economica.
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La truffa in questione invita ad inviare un bonifico senza pensarci su due volte, cercando di carpire la buonafede del malcapitato di turno. I soldi richiesti, circa 150mila euro – a volte indicati anche in dollari – dovrebbero servire per acquistare un appartamento in una delle zone più da sogno che ci siano al mondo.
Si tratta di Copacabana, la principale spiaggia di Rio de Janeiro, in Brasile. Ma si tratta purtroppo solamente dell’ennesimo tentativo di phishing, ovvero di truffare qualcuno di nascosto, approfittando di questi.
Il phishing consiste nel convincere, con espedienti e sotterfugi vari, al truffato del caso a rilasciare tutti i suoi dati sensibili, tra i quali anche i pin e le altre informazioni riservate sui propri conti correnti personali.
Questa truffa avviene tramite Whatsapp. Il primo contatto avviene sempre attraverso una e-mail, dove viene descritta la finta proposta. Poi, all’interno della stessa, è contenuto l’invito ad interfacciarsi con un “agente” utilizzando la nota piattaforma di scambio di messaggi in tempo reale.
Qui i truffatori, facendo sfoggio di una inusitata gentilezza, richiederanno i nostri dati personali, con lo scopo di realizzare un contratto. E richiederanno anche una caparra, come forma di garanzia per fare si che l’affare venga portato a termine.
Ma quando otterranno i soldi, generalmente spariranno senza lasciare alcuna traccia. Come se non bastasse, i dati riservati di chi finisce con l’essere truffato potrebbero pure essere impiegati per compiere ulteriori truffe, ledendo l’immagine di chi ci è cascato.
Ci sono diverse società di sicurezza cibernetica, nonché la Polizia Postale, a mettere in guardia i cittadini. Proposte del genere vanno sempre rifiutate quando avviene la richiesta di svelare i dati delle nostre carte di credito. Ed il tutto va immediatamente denunciato.