Il Cashback rimborsa le spese che effettui. Dopo l’abolizione una nuova versione è pronta a rimettere i soldi nelle tasche degli italiani
Una delle misure simbolo del primo governo guidato da Giuseppe Conte è certamente il Reddito di Cittadinanza, ma non solo. L’esecutivo dell’ex premier pentastellato viene ricordato anche per il Cashback di Stato, abolito dal governo ora in carica.
Era però una misura che aveva avuto un certo successo e infatti pare sia pronto il ritorno, ma come funzionava? Per le spese sostenute con la carta nei negozi fisici, successivamente si avevano rimborsi pari al 10%. Non si applicava per le compere via web perché in quel caso devono avvenire necessariamente con la carta.
L’obiettivo della misura, infatti, era incentivare l’utilizzo dei pagamenti elettronici per lasciare traccia delle transazioni e provare a dare un colpo all’evasione fiscale e a un altro fenenome, conseguente e altrettanto dannoso per l’economica, il riciclaggio.
LE NOTIZIE IMPORTANTI DA NON PERDERE OGGI:
Con Mario Draghi a palazzo Chigi il Cashback è stato messo in soffitta con la promessa che sarebbe stato ripreso ma in un altro modo.
Al momento non si sa ancora molto su come potrebbe funzionare. In testo è in via di definizione e dovrà poi essere sottoposto all’esame della Camera dei Deputati e del Senato. Per quanto riguarda i tempi, mesi fa si vociferava entro la fine del 2022 ma forse è più probabile nell’anno nuovo.
La misura potrebbe infatti costituire uno degli elementi della Legge di Bilancio 2023, da approvare entro il 31 dicembre. Quanto era in vigore era previsto un limite massimo di spesa, così come un limite per il rimborso. Per partecipare era obblihatorio scaricare l’App IO e utilizzare le credenziali Spid o Cie, abbinate allo Spid.
Il nuovo sistema dovrebbe ricalcare quella falsariga ma potrebbe essere snellito nella procedura. Novità ci saranno anche per la Lotteria degli Scontri, misura “gemella” che oggi è ancora in vigore ma nonostante i buoni numeri iniziali, non è mai decollata davvero.
Il tema rimborsi da sempre riguarda anche le spese sanitarie. Si ottengono le detrazioni sulla dichiarazione dei redditi ma dal prossimo anno anche questo sistema potrebbe cambiare con rimborsi immediati sul conto corrente.