Novità in arrivo per diverse categorie riguardo al bonus 200 euro: scopriamo insieme tutti i dettagli sulle modalità e la scadenza dell’aiuto.
Il bonus 200 euro continua ad essere uno degli argomenti più discussi negli ultimi giorni, dal momento che alcune categorie di lavoratori sembrano essere rimaste fuori dall’aiuto economico previsto dal Governo.
Per adesso, infatti, gli unici che hanno ottenuto la cifra sono i pensionati che insieme all’importo della pensione hanno ricevuto anche i 200 euro. I lavoratori dipendenti sono in attesa della prossima busta paga, ma tutti gli altri?
LE NOTIZIE IMPORTANTI DA NON PERDERE OGGI:
Le categorie di cui vogliamo parlarvi sono le colf, baby sitter e badanti per le quali sono state pubblicate nuove direttive da seguire per quanto riguarda il bonus 200 euro.
Il DL 50/2022 ha istituito che l’importo una tantum venga dato anche ai lavoratori che abbiamo riportato sopra.
Il 24 giugno è stata pubblicata una circolare dell’INPS attraverso cui sono state condivise le istruzioni e tutti i dettagli su i beneficiari dell’indennità, ricordando che tra i requisiti richiesti ai lavoratori domestici per accedere al bonus ci sono:
C’è un aspetto diverso rispetto alle altre categorie di lavoratori che riguarda la residenza: secondo quanto si legge sulla circolare, infatti l’indennità viene rilasciata solo ed esclusivamente ai soggetti che risultino residenti in Italia alla data del 1° luglio 2022.
Quindi bisogna capire se verrà accettato il domicilio, visto che molti stranieri potrebbero restarne fuori a causa della residenza. Inoltre, a differenza degli altri lavoratori, queste categorie dovranno fare richiesta dell’indennità direttamente all’Inps, entro il 30 settembre 2022.
Sul sito www.inps.it sarà possibile trovare tutti gli aggiornamenti al riguardo ed è proprio attraverso la sezione specifica che i diretti interessati dovranno chiedere il bonus, autenticandosi con identità digitale SPID, carta di identità elettronica 3.0 CIE o carta nazionale dei Servizi CNS.
In alternativa, si può chiamare il Contact Center dell’Inps: rete fissa (803 164), telefonia mobile (06 164 164) e internet (Voip e Skype). Mentre, i patronati offrono assistenza gratuitamente.
Nella circolare si legge: “Ai fini del pagamento il richiedente dovrà indicare le modalità di accredito scelte nella domanda per il pagamento della indennità, selezionando tra codice IBAN per bonifico bancario/postale, accredito su libretto postale o bonifico domiciliato o anche il pagamento in contanti presso lo sportello delle Poste. L’IBAN comunicato dovrà essere associato ad un conto intestato al richiedente”.