Grazie ad un bonifico inoltrato dagli amministratori locali, tanti bimbi potranno passare dei mesi felici. Di cosa si tratta.
Bonifico importante e di un certo peso, quello raccolto a scopo di beneficenza in Emilia-Romagna. Ed i cui soldi racimolati serviranno ad assolvere una più che nobile causa. Tutti noi siamo al corrente di come le cose siano precipitate in Europa orientale.
C’è una nazione che rischia di scomparire, e si tratta dell’Ucraina. Sono milioni le persone che, da un giorno all’altro, si sono ritrovate a perdere tutto quello che avevano. Chi è riuscito a sopravvivere è diventato un profugo, e molti di loro hanno trovato rifugio in Italia.
Qui, grazie ad un bonifico che ha fatto confluire tantissimi soldi raccolti in qualità di donazioni, i rifugiati dalla guerra in Ucraina potranno ricevere un aiuto molto importante. La firma dell’iniziativa porta la firma proprio della Regione Emilia-Romagna.
LE NOTIZIE IMPORTANTI DA NON PERDERE OGGI:
In totale, da febbraio ad oggi, sono ben due milioni e 230mila euro ad essere finiti nelle casse della riserva istituita appositamente per mettere su una raccolta fondi. Di questi soldi, ora mezzo milione di euro finirà molto presto ai Comuni locali per aiutare gli ucraini che lì si sono rifugiati.
C’è proprio un piano ben specifico da tenere in considerazione sul come ripartire questi soldi, così suddiviso:
E non è tutto: la Regione ha intenzione di promuovere il prima possibile l’erogazione di voucher dal valore di 200 euro per favorire il soggiorno di squadre ed atleti ucraini. E per incentivare i giovanissimi provenienti da quella Nazione a frequentare dei corsi di formazione personale e di interazione sociale, sia in ambito sportivo che culturale.
I fondi indicati devono essere inclusi in degli appositi piani dedicati. Che ciascun Comune emiliano e romagnolo dovrà presentare entro le ore 16:00 del 5 agosto 2022 alla Regione.
Tali piani dovranno poi svolgersi entro l’anno in corso ed ogni Comune potrà ottenere un massimo di 25mila euro, se si tratta di un capoluogo di provincia, o 15mila euro se è un Comune.