Reddito di base, 1.700 Euro ai giovani: comincia così l’esperimento

Scatta il progetto pilota relativo al cosiddetto Reddito di Base Europeo. Ecco di cosa si tratta, quanto vale e chi ne ha diritto

Reddito di base INTERNA
Banconote (Foto Twitter)

Sembra essere un’opzione non solo fattibile, ma addirittura applicabile. Parliamo del discusso progetto di sussidio statale, unicamente dedicato ai giovani, il cosiddetto reddito di base.

Il progetto pilota fa la sua prima comparsa pratica in Galles, all’inizio di questo mese, il primo luglio 2022.

Ecco come funzione. Oltre 500 giovani che lasciano la casa natale, non saranno più soli davanti al mondo, ma avranno il loro Stato alle spalle. Per due interi anni, infatti, riceveranno, a prescindere dalle condizioni economiche d’origine, un sussidio statale di 1300 sterline al mese, cifra pari a 1500 euro netti.

I giovani non dovranno trovare un modo per dimostrare di avere diritto all’aiuto statale. Per riceverlo, infatti, dovranno solamente rientrare nella sfera delle età richiesta dalle specifiche del progetto. Il progetto, ad oggi, prevede la durata, tra studio, modifiche e messe a punto, di circa 3 anni.

Reddito di Base, scatta l’esperimento

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Entrando nel dettaglio del progetto scopriamo che i giovani, in uno dei periodi più turbolenti della formazione delle loro identità adulte, non si vedranno abbandonati, come è purtroppo accaduto a molte generazioni prima di questa. Il progetto ha lo scopo di formare un futuro dove la persone abbiano una concreta fiducia nel proprio Stato ed il vettore principale dell’idea sarà proprio il reddito di base.

L’obiettivo è quello di attenuare il disagio che un giovane può vivere andando via di casa per avviare il proprio percorso di Vita e vedendosi, dal giorno alla notte, costretto a fare rinunce economiche, sociali, a livello lavorativo e non ultimo a  sullo studio.

Il progetto pilota, che garantirà questo sussidio ai giovani aderenti, ha lo scopo ultimo di formare adulti fieri delle proprie origini e consapevoli.

Nel progetto sono previsti anche dei consulenti, assegnati ai ragazzi, che li seguiranno nel loro percorso, affiancandoli nelle scelte, per permettere loro di prendere le decisioni migliori, atte al raggiungimento della loro futura stabilità economica, e quindi dall’indipendenza, sia dai genitori, che in seguito dal sussidio statale.

Il Galles decide quindi di investire nei suoi giovani, mettendoli in condizione di poter lavorare al meglio per raggiungere il loro pieno potenziale. Il progetto, ad oggi, ha una copertura di 20 milioni di sterline un investimento sul futuro del paese, in ogni senso possibile.  La speranza dei giovani gallesi è che alla fine del triennio il progetto sia decollato e che possa essere rinnovato, e chissà, magari preso ad esempio dal resto d’Europa.

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