Il Governo guidato da Mario Draghi mette in campo un nuovo Bonus per i Lavoratori, questa volta riguarda quelli con contratto part-time. Ecco come funziona e chi ne ha diritto.
Il mese di luglio 2022 passerà alla storia come il mese nel quale il Governo italiano, al fine di fronteggiare o quanto meno ristorare, i lavoratori ed i pensionati alle prese con la drammatica crisi economica, ha messo in campo una serie di bonus una tantum.
Proprio in questi giorni, infatti, i pensionati dell’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale, l’INPS hanno visto erogare nella busta paga di luglio un bonus da 200 euro. Tra il 20 ed il 30 di questo mese sarà il turno dei lavoratori dell’aziende pubbliche e private.
Sempre nel mese di luglio è prevista l’approvazione di una “leggina”, in questo caso non è sufficiente un Decreto Legge con il quale verrà avviato il processo per erogare un Bonus di 550 euro, sempre una tantum, una sola volta a particolari categorie di lavoratori. Ecco di che cosa si tratta.
LE NOTIZIE IMPORTANTI DA NON PERDERE OGGI:
Il Bonus di 550 verrà erogato alla categoria dei lavoratori part-time e nello specifico i lavoratori che hanno avuto un contratto in essere nell’anno 2021. Il contratto in essere, secondo quanto anticipato dal Ministro del Lavoro Andrea Orlando, dovrà essere di almeno sette settimane e per un massimo di venti.
Il contratto che da diritto al Bonus dovrà quindi essere del tipo part-time ciclico verticale. La sostanza è che i 550 euro andranno in tasca a chi nell’anno solare ha avuto un vincolo lavorativo per un solo periodo, esclusivamente part-time ed esclusivamente su una parte della giornata lavorativa.
Tipicamente parliamo dei lavoratori stagionali, addetti delle aziende turistiche ed operatori della ristorazione.
Il motivo della scelta del Governo guidato da Mario Draghi è chiaro. Da un lato dare un supporto ad un particolare categoria di lavoratori ed al tempo stesso stimolare la domanda e l’offerta in settori dove per l’estate 2022 si avvertono importanti carenze.
Da segnalare infine che nella Legge di Bilancio 2022 per queste categorie di lavoratori sono stati stanziati 30 milioni di euro, fondi che con certezza verranno previsti anche nella Legge di Bilancio 2023.
Sono esclusi dal beneficio i lavoratori che dopo il contratto part-time del 2021 hanno usufruito di un nuovo contratto o del NASPI, acronimo di Nuova prestazione di Assicurazione Sociale la versione aggiornata della vecchia indennità di disoccupazione.